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I Tarocchi - L'innamorato
(20/06/2010)

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L'Innamorato

(Tarocchi di Alfredo di Prinzio)

 

Papa è colui che si è conquistato l'autonomia del proprio essere; condizione che non è possibile raggiungere senza l'elaborazione dei pensieri personali, cui immediatamente dopo, fanno seguito le nostre  decisioni  che  avranno  a  loro  volta ripercussione nella realtà.

Ecco,  perciò  che  ci  apprestiamo  all'arcano dell'Innamorato, quello  che emotivamente rappresenta lo stato di decisione,  che per sua implicazione, mette in gioco l'intelligenza, cioè la capacità di sapere e poter scegliere.

Quel fuoco primo creatore che l'uomo-Papa ha riconosciuto e che ne ha determinato la liberazione  della coscienza, ora deve trovare la sua applicazione pratica.

Affinché questa sia la più sana e matura possibile,  è  necessario  che  il  pensiero  che  la  determina provenga da un lavoro su sé stessi  autonomo e del tutto personale. In poche parole il pensiero deve essere: un pensiero indipendente.

Nel contesto sociale in cui viviamo è molto difficile  realizzare  questo,  perché  le  informazioni  che  riceviamo  attraverso  i media,  arrivano  e sono proposte di continuo come un vero e proprio lavaggio del cervello.

Scrollarsi di dosso questo caparbio tentativo di  volerci incanalare lungo una direzione programmata, qualunque essa  sia,  produce  un  lavoro  di  autogestione della propria mente spesso improbo.  

All'uomo "innamorato" che però ha raggiunto  questo stato di grazia e anche di responsabilità, si  chiede questo sforzo immane, ma necessario se vuole  mettere  a  frutto  il  sacrifico  del  suo  operato conquistato fino ad ora.

Un pensiero viene sempre ispirato da qualcosa già esistente,  anche se questa matrice può non essere presente, nel panorama riscontrabile con i nostri  sensi. 

Sappiamo però che la vita si manifesta e si  espande,  attraverso  innumerevoli  variazioni  di frequenza; quindi per l'uomo che vuole elevare la propria coscienza è necessario affinare la qualità di ricezione.

Questo è possibile annullando "per un momento " l'esterno e ritirarsi ad ascoltare l'intimo.

Non a caso nella  carta  dell'Innamorato  osserviamo  come  la figura a braccio incrociate sul petto evince una sorta di concentrazione verso l'interiorità, che nulla lascia preda  a  reazioni  istintive  ma  chiede  invece ispirazione ali 'esperienza cosciente.

Quindi è all'intuizione, all'immaginazione creativa, alla sensibilità che penetrano la superficie delle cose per raggiungere la qualità aurea, che ci rivolgiamo e vivifichiamo quel "fuoco creatore" che l'uomo-Papa ha riconosciuto come: "pura e semplice divinità ".

Quando però ahimè, si complica troppo la vita, si complicano automaticamente anche i pensieri, per cui  diventa  estremamente  faticoso  elaborare  il processo di  depurazione  che  permette  alla naturalezza  di farsi  strada  e  riemergere  dalle profondità cui è stata posta.

E' lo stato dell'essere che molti filosofi hanno chiamato "la notte oscura dell'anima", nel quale molti si ritrovano al giorno d'oggi. La cura tuttavia esiste,  basta  recuperare  un  po'  d'amar  proprio, fiducia m sé stessi e provare a modificare gli standard di come ci vengono presentate le cose.

In questo modo tutto ciò che è visto banalmente e viene distorto come non più confacente ai nostri canoni di vita, diventa invece essenziale, perché semplice.

E' nella  semplicità,  infatti,  che riconosciamo l'esplicazione  armonica  e  naturale  della  forza generatrice rigeneratrice dell'Amore che è dentro ognuno.

Senza "amore " non vi è vero discernimento e non si producono scelte giuste e coerenti; con I'"amore " vi  è saggezza e la più grande saggezza risiede nella  "semplicità ".

 

 

Simeon        

 
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