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I Tarocchi - Il Papa
(20/05/2010)

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Il Papa

(Tarocchi di Alfredo di Prinzio)

 

L'uomo incomincia a riconoscere una propria centralità.

La volontà, la forza, l'intelligenza sono tutti elementi che necessitano di un regolatore che armonizzi la loro opera di recupero della coscienza.

L'esperienza quindi, di un misuratore, che abbiamo ravvisato nell'Imperatore, si esplica nella figura del Papa, che proprio per la sua posizione, nella cronologia dei Tarocchi, occupa il quinto posto.

Egli rappresenta, perciò un quinto elemento, o meglio "il quinto elemento" nel quale si condensano tutti gli altri; è la sintesi suprema "reale", per mezzo della quale è possibile creare e costituire ogni realtà.

L'uomo vitruviano, visualizza il corpo con le braccia aperte e le gambe divaricate come a formare una stella a cinque punte.

Si apre, perciò la via verso la coscienza di sé stessi per mezzo di un fuoco sacro, attraverso il quale si getta un ponte (da cui pontefice), tra ciò che è materiale e ciò che è spirituale, senza però, provocare una brusca separazione (che in realtà non esiste), ma soltanto trasformando a poco, a poco, una terra dannata in una terra santa.

Aver attivato il proprio centro, significa essere penetrati a fondo nel nostro mondo naturale;
vuol dire anche essere diventati come un Papa, la cui personificazione della religiosità supera ogni forma di credo o dogma e si eleva alla più alta sacralità.

Ciò permette di riconoscere la presenza divina, nella sua tanto pura quanto semplice "sostanza".

Il Papa-uomo è colui che si è conquistato l'indipendenza. La sua mente non è più assoggettata ai principi indiscutibili della religione che vedono officiare i riti, solo dagli addetti ai lavori, lasciando in disparte i fedeli che si trovano, così a ricevere passivamente senza potersi identificare nel rito stesso.

Nessuno mai, in questa condizione, potrebbe pensare per esempio, che nell'Eucarestia cattolica, l'ostia simbolizza un "pane vivo" che unisce l'Alto e il Basso Egitto della nostra colonna vertebrale; e tantomeno che il vino è il sangue che scorre nelle nostre vene.

L'uomo-Papa ha, altresì, saputo equilibrare le due tendenze dell'animo umano, una razionale-analitica e    l'altra sentimentale-spirituale che sono, iconograficamente, rappresentate dalle due figure poste di fronte al Papa e analogamente accostabili ai due lobi del cervello.

Benedicendo questi due fraticelli, in realtà, il Papa benedice sé stesso e l'opera che ha compiuto su di sé.

Questi due personaggi pur se disposti di fronte non sono del tutto staccati, ma risultano più un prolungamento del pontefice; questo si evince dall'increspatura o pieghe delle vesti, che sembrano collegarsi fra loro, con un moto voluttuoso elicoidale e ondulatorio, come a rappresentare l'eterna presenza di una energia che tutto avvolge.

 

Simeon        

 
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