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L'Anima, l'Emozione e il Sangue
(20/09/2008)

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Molto spesso risalire all’origine etimologica delle parole permette di penetrarne maggiormente il significato e soprattutto l’essenza che esse stesse incarnano.

Ripetiamo quotidianamente e automaticamente vocaboli di cui, superficialmente, riteniamo di conoscerne il significato, ma la maggior parte delle volte ne ignoriamo l’origine, il percorso e, soprattutto, il mistero che vi si cela dietro.

Vi siete mai chiesti cosa si nasconde dietro ad una parola, dietro al suo suono o alla sua stessa vibrazione? Cosa ha spinto i nostri antenati ad identificare con quel suono, piuttosto che con un altro, proprio quella forma, oggetto o identità?

Ogni cosa vibra di colore, odore, suono e tante altre sfaccettature che possano identificarlo e distinguerlo rispetto a le altre forme.
Ogni cosa in Natura prende una forma piuttosto di un’altra a seconda di come i suoi atomi vibrano in frequenza tra loro.

Tutto, quindi, nella Natura,  risuona e, armonicamente, si integra nel tutto.
Tutto è Verbo in quanto tutto discende dal Verbo, Vibrazione Primordiale della Frequenza più alta, come ci dice Giovanni all’inizio del suo vangelo:

In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;…

La discesa del Verbo attraverso i regni (sephira), rappresentati nell'albero della Vita, da Kether a Malkuth.

I Greci ellenisti identificavano il Verbo nel Logos, e  gli gnostici lo identificarono con lo stesso Cristo, nel Logos Solare.
Alla luce di questo è interessante notare che anche la stessa Energia Cristica, per manifestarsi sia dovuta passare attraverso la Materia, e più precisamente nell’incarnazione della figura umana di Gesù.

E’ chiaro che l’aspetto simbolico e anagogico della vicenda rimanda a qualcosa di estremamente profondo e misterico.

Leggere attentamente il percorso “storico” dell’uomo Gesù ci permette di riportare la sua stessa vicenda a qualcosa di maggiormente universale ed esteso a tutto il creato.
Ad una legge eterna che ci comunica la reale dinamica creativa di tutto ciò che è Malkuth, il Regno della Manifestazione Divina.

In Natura, come accertato dalla Fisica, il suono, per espandersi, crea delle onde di trasmissione sulla superficie di tutto ciò che può fungere da veicolo perché esso si diffonda.
Elementi come l’etere, l’aria, l’acqua sono gli elementi più adatti perché esso si espandi.

Ma è curioso che proprio attraverso l’elemento acqua esso si trasmetta in maniera assolutamente più rapida.

In mancanza di  tali elementi il suono non potrebbe manifestarsi.
In poche parole nel vuoto assoluto non ci può essere alcuna trasmissione.

E’ così che sorge spontaneo un parallelo con la vita di Gesù.

E per questo richiamo in causa il nostro amato Giovanni nell’episodio evangelico del battesimo nel fiume Giordano:
Giovanni rese testimonianza dicendo: "Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L`uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo….

Battesimo di Gesù nel Giordano

E ancora nel vangelo di Marco:”
In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall`acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba.
E si sentì una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto"…..

E’ qui che ritroviamo lo stesso concetto: il Logos, il Verbo, discende e si manifesta attraverso l’immersione nell’acqua, come se essa stessa sia il veicolo per cui il Fuoco dello Spirito possa entrare nella dimensione terrena della Materia.

Allo stesso modo Gesù entra nel mondo attraverso Maria, la “Mer”, l’acqua personificata nella Madre, nel grembo riempito dalle acque primordiali dove la Vita prende forma attraverso la “freccia di fuoco” del seme che porta in sé l’informazione del Verbo.

Ogni creazione non può manifestarsi senza l’elemento acquatico.

L’acqua è Emozione e l’Emozione è Anima!

L’essere umano crea quotidianamente ed inconsapevolmente forme pensiero di ogni genere, tutto ed esclusivamente grazie alla sua capacità emotiva.

Cosa significa?
Significa che l’uomo è composto per circa il 70% di liquidi e tutto questo avrà sicuramente un senso!
Ha ancora più senso se ritorniamo all’inizio di questo articolo, soffermandoci sullo stretto significato delle parole.

Emozione rimanda quasi per incanto alla radice “emo”che in italiano indica la parola sangue, ma che deriva direttamente dal Greco “Aima”(Aima), che, per l’appunto significa sangue.
Ma sarebbe impossibile non accorgersi che tra Aima e Anima passa ben poca differenza!
Ebbene, gli antichi forse ne sapevano più di noi!

Il sangue, l’elemento che più di ogni altro è simbolo di vita, è veramente la sede dell’Anima!

Come spiegate il fatto che gli antichi operavano magicamente e ritualmente attraverso sacrifici che la maggior parte delle volte richiedevano spargimento di sangue?

Raffigurazione di un sacrificio umano presso gli Aztechi

Ricordate gli Aztechi? Forse il popolo più cruento (dal latino cruor= sangue che sgorga)?
Praticavano sacrifici di sangue perché il sangue versato potesse diventare il veicolo delle loro stesse preghiere destinate alla sorgente divina e non per sfamare la sete di sangue della loro divinità.
Gli antichi conoscevano l’importanza del sangue e sapevano che l’anima dell’uomo era custodita in esso, come in tutti i liquidi vitali del corpo.

Non a caso gli ebrei consigliano l’assunzione delle carni animali purificate dal sangue: perché ritengono che attraverso il sangue possano assumersi le emozioni e le vibrazioni impure della stessa bestia.

Il sangue è quindi la memoria dell’uomo. E anche per questo indica la discendenza familiare e il lignaggio di un popolo. Nel sangue è contenuta la memoria e l’esperienza di generazioni.

Il sangue come tutti sanno è vitale per l’essere umano come per la maggior parte degli esseri viventi di forma animale. Esso trasporta a tutto l’organismo le sostanze e l’ossigeno perché il corpo possa sopravvivere, perché le cellule possano nutrirsi e rigenerarsi.

Ma il corpo non si nutre solamente di cibo, si nutre soprattutto di emozioni!
L’essere umano è affamato di emozioni, basta guardarsi intorno, dalla televisione  al cinema, ai libri e a tutto ciò che suscita in noi l’azione del sangue (Emo-azione).

Perché, in fondo, l’uomo ha necessità estrema di emozioni?
Perché solo attraverso di esse può sentirsi vivo, può creare la sua realtà, può manifestare la sua identità, può conoscere realmente il mondo in cui è immerso.

In Alchimia l’elemento plastico è rappresentato da Mercurio, il veicolo attraverso il quale lo Spirito solfureo è in grado di penetrare nella Materia per sublimarla.

A spiegazione di questo ci viene in soccorso l’iconografia di uno splendido quadro rinascimentale.

San Giorgio e il Drago (Paolo Uccello )

Vediamo la simbologia nascosta dietro al quadro di Paolo Uccello: “San Giorgio e il Drago”:

Mercurio, di “bianco vestito” è il “bianco” cavallo di San Giorgio, che rappresenta lo zolfo, venuto in soccorso dell’Anima rapita dal drago, simbolo delle forze segrete della Natura.

San Giorgio, col suo “rosso” mantello, trafigge il “verde” drago a guardia della grotta dove è custodita la Principessa,  Anima.

E’ curioso notare nel quadro l’atteggiamento della stessa principessa che è apparentemente legata al drago, ma che, guardando con  maggiore attenzione ci si accorge che è il drago ad essere tenuto al guinzaglio dalla stessa principessa.

C’è quindi una stretta relazione tra la bestia mitologica e la figura femminile, come se fossero parti della stessa entità, inseparabili!

l’Anima attira a sé lo Spirito solfureo che penetra la Materia attraverso il Verbo (la lancia trafigge il drago nel duplice significato dell’atto creativo fecondante, come se avvenisse realmente una “penetrazione“ e, allo stesso tempo, rimanda all’iconografia della spada fiammeggiante del Verbo, che esce dalla bocca del Cristo apocalittico).

E’ sconcertante a questo punto prendere atto che è la stessa Anima che, prigioniera della Materia, attira a sé lo Spirito perché esso si manifesti, veicolato dalla richiesta di “salvezza”, e che esso, penetrando la Materia imprime su di  essa la propria volontà, facendo sgorgare da essa un rivolo di sangue, come Mosè con il suo bastone fece sgorgare acqua dalla roccia, dimostrando che la volontà dello Spirito ingravida la materia:

Il bastone di Mosè è facilmente associabile al caduceo di Mercurio

Il Signore manifestò loro la sua presenza e disse a Mosè: "Prendi il tuo bastone e poi, con tuo fratello Aronne, raduna gli Israeliti. Sotto i loro occhi parlerete a questa roccia, ed essa darà acqua. Farai sgorgare acqua da questa roccia, per dar da bere agli Israeliti e al loro bestiame"……..Allora Mosè alzò il suo braccio e colpì due volte la roccia con il bastone. Subito uscì una grande quantità d'acqua, e poterono dissetarsi gli Israeliti e il loro bestiame.

Anche qui è il Verbo ad agire: “….Sotto i loro occhi parlerete a questa roccia, ed essa darà acqua…..”

Ricordiamo che quel bastone prendeva a comando anche la forma di un serpente che, magicamente, una volta "acquistate" le ali prende la forma e le sembianze di un drago!

Ma ritorniamo al quadro: noterete che dietro a San Giorgio sono presenti nubi oscure e bianche.
Viste insieme delineano i tratti di un ariete con le corna a spirale.

Ebbene: Ecco la nube sulfurea che nasce nel fuoco di Ariete (fronte) e da lì sgorga la sua manifestazione rappresentata da san Giorgio che discende agli inferi al limitare della  grotta e, con la forza Cristica della lancia (come quella di Longino che trafisse Gesù in croce) feconda la Materia, guidato dall’Anima stessa, come fece Arianna con Teseo attraverso il famoso filo (e, guarda caso, anche la principessa ha tra le mani un filo).

Ma il centro del quadro rimane quel rivolo di sangue che sgorga dalla testa del Drago.
Perché tale centralità? E’ lì che confluiscono tutte le linee del quadro.

Perché il sangue è tanto importante?

La leggenda narra che da quel sangue versato dal Drago nascerà una Rosa….
La Rosa che sarà poi denominata Rosa Mistica, la Rosa della sbocciata consapevolezza!

Gesù benedice il calice di sangue durante l'ultima cena

Perché è attraverso il sangue che Cristo ha redento la “sua”umanità!
Questo calice è  la Nuova Alleanza nel mio sangue che è sparso per voi".  (Lc 22,20)

A questo punto sembra chiaro che ogni personaggio della vicenda rappresenta un aspetto diverso di un’unica realtà: l’UOMO.

L’Uomo è il crocevia, il percorso ideale attraverso cui il Verbo, vibrazione divina, manifesta se stesso. E’ il luogo dove l’Universo è rappresentato in ogni sua parte. Il microcosmo di tutta la manifestazione.

E’ qui, nel Corpo, che l’Anima vibra e vibrando riceve lo Spirito che, unendosi ad Essa, manifesta il Cristo che ,nel Sangue, resuscita il Corpo!

L’Alchimia è l’Iside Trasmutatrice che magicamente infonde nel sangue la forza attrattiva, richiamo dello Spirito, perché esso discenda a portar luce e a risvegliar la Rosa che altro non aspetta che sbocciare per accogliere i raggi del Sole del proprio Logos!

 

Eleazar

 

 

 

 

 
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