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Genesi della Libertà Spirituale
(01/07/2003)

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I

Il mondo e' governato da leggi visibili ed invisibili.
L'uomo moderno misura e constata le prime ma ha veramente poca sapienza delle seconde, anzi la sua ignoranza lo porta semplicemente a negarne l'esistenza.
Per questa ragione egli e' schiavo.
Fin dalla fanciullezza ogni essere senziente inizia a cercare la realizzazione di un unico pensiero: la Liberta'. Ma di quale Liberta' si parla?
Forse l'umanita' ha perso totalmente questo principio e brancola nel buio di definizioni vuote.
La nostra stirpe in nome di presunte liberta' ha scatenato rivoluzioni,
ha firmato solenni trattati, ha giurato sull'onore e sulla propria vita,
ha oppresso i propri figli, e' morta sul patibolo,
ha conosciuto il disprezzo e l'umiliazione della gogna.
Piu' l'uomo ha cercato d'impadronirsene con ogni mezzo,
piu' la Liberta' vera e' sfuggita ritrosa e ha decretato terribili fallimenti.
Non esistera' mai Liberta' nel mondo se noi stessi non saremo liberi prima.
Gli appetiti che possono affligerci sono innumerevoli,
non saranno riforme sociali, economiche, politiche a saziarli.
Questa' e' la grande mistificazione.
Non e' accusando i nostri schiavisti che avremo la Liberta' che ci spetta.
Ne' una comune anarchica ne' uno stato gerarchizzato porranno mai tra noi le basi di questa Liberta'.
Essa deve nascere prima nel Cuore.
L'uomo ha sete di infinito. L'infinito e' principio di Liberta'.

II

Liberta' spirituale significa per prima cosa presa di coscienza.
Profonda, sincera, spassionata.
Noi siamo "uomini che cercano".
Il giorno in cui ci sentiamo appagati da qualche idea
o in cui ci sentiamo arrivati alla meta...
quello e' il giorno in cui abbiamo traslocato in una nuova prigione.
Forse essa sara' piu' spaziosa, i primi tempi ci fara' sentire a nostro agio
ma non per questo essa cessera' di essere cio' che e': un'altra prigione mentale.
La Verita' non e' lettera morta, un' opinione di mortale.
Essa giace nelle radici piu' profonde del nostro spirito
e' ricostruzione di un'identita', simbolo vivificante.
Quando nell'infuriare di voci che si accavallano
e nello stridere dell'inferno di vuote opinioni si fa spazio all'aureo silenzio,
solo allora significati piu' vasti iniziano ad apparire.
"L'uomo che cerca" puo' giungere solo a patto di non arrivare mai.
Egli deve essere slegato dalle contingenze,
al di sopra del fluire delle apparenze.
Essere liberi spiritualmente vuol dire essere consapevoli dell'eterno fluire
Chi sa darsi quest'unica legge,
che in verita' e' propria a ogni uomo,
non abbisogna piu' di altre leggi.


III

Non si puo' essere liberi seguendo una moda,
una scuola di pensiero,
il colore di una bandiera,
una fede atavica,
un discorso ben calibrato.
Qualora si sappia rifiutare tutto cio' la Liberta' inizia a fare alba.
Finche' saranno divisi da falsi schemi i fratelli combatteranno i propri fratelli.
Io, i miei amici, i miei conoscenti e tutti noi
che crediamo nella Liberta', nell'Ordine, nell'Equilibrio
saremo schiavi, in preda al Caos e privi d'armonia
finche' non riconosceremo nelle divisioni apparenti uno strumento per non farci ritrovare la base che ci accomuna: il nostro Spirito.
Gli adepti della liberta' spirituale devono spezzare le catene dell'orgoglio,
mettere al rogo i propri libri di verita' indimostrabili
e sapere che Una e' la legge, Uno e' l'Universo e Uno e' l'Uomo.
Il giorno che usciremo dal guscio d'avorio, novelli paladini,
avremo perseguito l'Identita' nell'Unione.
Il principio dell'Opera e' il nostro stesso Io.

IV

Cosi' come si possono scendere le scale, cosi' si possono risalire.
Se il pianoterra incomincia a starci stretto
forse e' giunto il momento di andar di sopra.
Ogni cosa e' li' dove deve essere.
Noi stessi l'abbiamo posata secondo un volere unico.
A noi uomini e' dato l'arbitrio di muoversi e di scegliere.
In questo mondo non esiste cosa che non sia voluta.
Shakespeare scrisse che tutto il mondo e' un teatro.
Io scrivo che un vero attore sa vivificare il suo ruolo
e come un ventaglio infinito sono le sue possibilita' d'improvvisare.
Ogni istante di ogni giorno veniamo chiamati alla prova e gli ostacoli sono molti.
Noi abbiamo il potere di superarli, tutti.
Uno fra questi e' il vizio di giudicare.
Tutti indistintamente lo facciamo,
tutti diamo volto a sentenze e ospitiamo impulsi estranei.
Dobbiamo fare in modo che questa zavorra si alleggerisca sempre piu'.
Che il vento del nostro giudizio trovi il suo giusto equilibrio,
che esso non venga trascinato a terra, per mescolarsi al fango impuro dell'ideologia.
Nella liberta' spirituale il giudizio sara' sospeso.
Se ci mescoleremo alle vane parole,
se affermeremo o negheremo,
se saliremo in cattedra o ci prostreremo con eccessiva umilta'
non scioglieremo ne' legheremo ma saremo sciolti o legati
e perderemo il nostro diritto alla Liberta'.

V

E' insegnamento che nel cuore dell'uomo vi sia una fiamma occulta.
Se la faremo divampare essa ardera' tutte le menzogne.
Non prima di allora.
Non prima di aver liberato noi stessi libereremo gli altri.
In questo mondo di oggi fratelli miei,
noi che aspiriamo a questa Liberta' siamo gli eterni eretici,
i precursori del Sogno.
Chi sappia giungere a far della propria anima un regno libero,
avra' lo Scettro, la Folgore e conoscera' Verita'.
Noi possiamo ribaltare ogni cosa
perche' l'insegnamento sacrosanto non vien fatto nelle scuole
ma solo in noi esso affiora e lampeggia.
Chi riconosce il valore di essere guida a se stesso
sa riconoscere il valore degli altri condottieri.
Essi portano immense fiaccole di speranza,
le loro bandiere sono le loro azioni
e il loro Verbo non puo' venir contraddetto
perche' e' Verita' che assorda e stordisce chi coltiva ignoranza e odio.
Essere se stessi e' l'unica cosa che conti veramente ai fini della Liberta' spirituale.
Ma tra l'affermare tutto cio' e la perfezione del suo raggiungimento
c'e' un Mar Rosso da attraversare.

VI

Sta venendo un giorno,
molto velocemente,
in cui cio' che abbiamo sempre creduto, tutti noi,
crollera' come un grattacielo colpito da un aereo.
I ghiacci di un'era imbrigliata e avara si scioglieranno
e il cosmo sembrera' prendere vita.
In realta' e' sempre stato vivo, esattamente come noi.
E la sua esistenza e' la stessa di noi uomini.
Chuderci ad esso ci ha fatto chiudere l'uno con l'altro.
Disconoscere la sua intelligenza creativa
ci ha condotti a disconoscere le nostre stesse possibilita'.
Forse e' davvero giunto il momento di scrollarci la terra di dosso
come essa si scrollera' di dosso noi, suoi abitanti.
E' arrivato il crepuscolo per le cose meschine
e la Liberta' esige di essere lasciata emergere.
In qualunque campo voi agiate potete notare spiragli di luce,
brecce sempre piu' larghe che si aprono per un cambiamento.
In questa ottica e di contro a una realta'
politica,
economica,
sociale,
culturale,
geometrica,
che ci vuole far considerare alla stregua di scimmie parlanti
o di vacche col diritto al suffragio universale
si chiarifica infine e assume contorni di fiamma
cio' che ho fin qui chiamato Libera' spirituale.

VII

Noi siamo chiamati a presenziare quest'epoca,
ad assistere ai suoi abominii e alle sue meraviglie.
Il ferro inizia di nuovo a verdeggiare.
I nostri spiriti fremono e qualcosa di grande avanza
nel cielo superiore e in quello inferiore.
Periodi sempre piu' veloci si avvicendano,
un giorno rincorre l'altro e il domani e' imprevedibile.
Eccoci qui, ancora in piedi in un mondo di rovine.
Le epoche remote, le presenti e le future
si stanno condensando in un solo punto, senza dimensioni.
La gravita' per chi e' schiavo si fara' piu' forte,
per chi si libera inizia a diminuire.
Neanche una settimana fa ho sognato di volare fino in cielo.
Oggi mi guardo allo specchio,
i miei occhi si riflettono in loro stessi...chi sono io?
Un mondo sta per nascere.
Questa e' la genesi della Liberta' spirituale.

 
NEFERKEB

 
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