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Giustizia e Ingiustizia
(20/12/2010)

uomo

 

 

SIAMO INGIUSTI QUANDO...

non rispettiamo il diritto dell'Amore ad essere amati;
non viviamo in sintonia con la Natura creata dall'Amore;

non rispettiamo l'uomo per la sua condizione umana, ma per interessi meschini;
usiamo gli uomini per soddisfare le nostre personali ambizioni di potere, onore, denaro e piacere;

non facciamo nulla per evitare e correggere le ingiustizie;
non chiediamo perdono all'Amore e agli uomini per le ingiustizie che commettiamo;

non ripariamo i danni morali e materiali procurati dalle nostre ingiustizie;
soffochiamo la voce della coscienza per non udire le sue recriminazioni;

invece di riconoscere le nostre ingiustizie, tendiamo a giustificarle;
difendiamo la Giustizia con ingiustizie, con menzogne e con la violenza;

camuffiamo i nostri desideri di vendetta con la maschera della giustizia;
esigiamo, accettiamo e introduciamo le mazzette;

la mancanza della legge o "regole del gioco" la chiamiamo furberia se ci beneficia, e trappola se ci pregiudica;

critichiamo i politici che abusano del proprio potere per arricchirsi e beneficiare parenti, amici e compiici e poi ricorriamo
ad essi per sistemarci;

siamo indifferenti ed autoritari con i deboli e servili e adulatori con i forti.

"In una ingiustizia è preferibile essere vittima e non boia"

IO VOGLIO GIUSTIZIA!

Quando subiamo una ingiustizia esprimiamo la nostra legittima indignazione gridando: "Io voglio Giustizia!".

Anche il nostro io ulteriore si ribella quando vediamo altri essere vittima di una ingiustizia e manifestiamo la nostra solidarietà dicendo:

"Che si faccia Giustizia!".

L' ingiustizia ci irrita e siamo convinti che questo stato emozionale prova il nostro amore per la Giustizia quando in realtà mostra soltanto l'odio per l'ingiustizia che altri commettono.

Amare la Giustizia non vuol dire soltanto sollevarsi di fronte alle ingiustizie fatte ad altri;
amare la Giustizia è, prima di tutto, sentire dolore e rimorso quando noi siamo stati ingiusti.

Affinchè le accalorate grida di "Io voglio Giustizia!" o "Che Giustizia sia fatta!" siano realmente espressione dell'Amore e della
Giustizia, devono precedentemente essere accompagnati dalla determinazione serena di: "Io voglio essere giusto!".

Amare la Giustizia è rispettare i diritti dell'Amore e la Verità e i diritti dell'uomo, di quell'uomo concreto con il quale trattiamo
quotidianamente.


da uno scritto argentino


 

 
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