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Maschile e femminile le due polarità cosmiche
(15/12/2004)

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Nell'ultimo incontro di noi Fratelli dell'Ordine Reale e Sacerdotale di Melkitzedeq si è affrontato uno degli argomenti più importanti e profondi che, coloro i quali percorrono la Via iniziatica, si trovano presto innanzi. Esso se vogliamo è il mistero divino per eccellenza ed è il rapporto energetico sul quale si perpetra l'intero universo; quello delle due polarità: principi metafisici incarnati visibilmente nell'uomo e nella donna. Nel gioco dell'incontro e dello scontro tra questi due poli opposti ma complementari si genera la vita del cosmo; penetrare e farsi padroni delle modalità con cui avviene questo miracolo è il vero scopo di ogni iniziato.

Un primo insegnamento tradizionale è quello che vuole l'uomo fecondante sul piano fisico e la donna sul piano mentale, che poi è quello più sottile, dove prendono forma le idee creatrici in grado di trasformare la realtà. C 'è un detto a questo proposito che recita più o meno: “Dietro ogni grande uomo c'è sempre una donna”. Da tutto ciò emerge chiaramente che la collaborazione tra i due sessi può dare moltissimi frutti. E questo è possibile quando si riesce a superare la sfera psicologica ed emozionale per aprire le porte dell'interiorità maggiormente e permettere così al simbolo, che è il veicolo migliore che abbiano a disposizione i discepoli della Via Alchemica, di lavorare trasmutando i nostri metalli e risvegliare così il nostro Hermes.


Premessa basilare per questo processo è la pratica del “Silenzio”, consiglio sempre messo in evidenza, ma non sempre, purtroppo, seguito. Senza il silenzio, infatti, non vi può essere l'ascolto che soprattutto ai primi gradi è necessario affinché l'adepto possa gradualmente fare della propria anima uno specchio cristallino.

Uomini e donne così diversi in molte loro manifestazioni, sono in fondo specchio gli uni per gli altri. Seguendo quanto la Tradizione ci mostra in innumerevoli casi, noi sappiamo che dentro ogni donna vi è un uomo e in ogni uomo una donna. Abbiamo, ossia, a disposizione gli strumenti per abbracciare l'altra metà del cielo in noi stessi.


Conjunctio
(tratto dal Rosarium philosophorum, 1550)


La Via Regale conduce l'adepto a divenire Sacerdote o Sacerdotessa.

E' una via che quando viene percorsa con consapevolezza assurge a tale profonda importanza che ogni altro aspetto della vita viene sacrificato. Ma sarà utile ricordare che il sacrificio di cui si parla non è altro che un “Sacro Ufficio” del quale siamo investiti per nostra libera scelta.

L'Ordine reale e sacerdotale di Melkitzedeq pone nel suo nucleo simbolico il sacrificio all'Altissimo del pane e del vino; in questo atto rituale vi è l'unione autentica dell'uomo e della donna: vi è il vero atto d'amore.

L'Amore è la Scienza di Dio.
Neferkeb

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