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I Tarocchi - Il Sole
(15/02/2012)

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Il Sole

(Tarocchi di Alfredo di Prinzio)

 

Finalmente superato il portale della Luna, l'uomo che sta raggiungendo la maestria di sé stesso, si è incamminato sul sentiero oltre il quale lo aspetta il premio del suo sacro-ufficio; egli approda al Sole e ne contempla la sua visone.

Il suo essere o tempio interiore, vibra all'unisono con l'astro celeste, altrimenti questo connubio non potrebbe avvenire.

Questo Sole, è il neutralizzatore di ogni ombra; egli da la vita, ma mette anche di fronte alla vita e alle sue qualità, che sono l'espressione manifesta del nostro operato verso la" natura"; sia quella che ci appare esteriormente, sia e soprattutto, quella inferiore.

Infatti, il Sole della lama 19 dei Tarocchi, pur con tutte le analogie e le correlazioni allegoriche con il sole fisico, si riferisce invece, ad un sole interiore.

Il suo fuoco dopo un lungo lavoro di depurazione, ha trasformato la terra dannata in terra santa, ha unito l'anima allo spirito, ha accomunato gli opposti e ora brilla sul paesaggio intimo dell'iniziato.

La pioggia che esso fa cadere sull'uomo e la donna che raffigurano lo stato androgino raggiunto, è simile a quella della Luna, ma questa volta il suo colore è quello dell'oro, simbolo per eccellenza di incorruttibilità.

La forma delle gocce allude all'energia vitale di cui il Sole è dispensatore, ed è un'energia elargita in modo imparziale, come la luce che si espande e si dona uniformemente per tutto il corpo dell'uomo, e irrora, in particolar modo, la sua coscienza.

Questa acquisisce la ferma consapevolezza dell'esistenza di una realtà invisibile esteriormente, ma concreta e coordinata da leggi che armonizzano ed equilibrano quel luogo che abbiamo sempre chiamato tempio e che ora è stato alfine consacrato.

Quanto più si dipana la matassa della conoscenza, tanto più si acquisiscono consapevolezze; la più importante è quella che inverte l'opinione corrente, che vede solo l'esistenza di una realtà esteriore, dai contorni ben definiti, alla quale l'essere umano si adegua e vi costruisce tutta la sua vita dalla nascita alla morte; con il principio diametralmente opposto, secondo il quale è l'organizzazione che diamo alla nostra realtà interiore, amplificandone o meno le qualità, che ha aggio sull'esterno ed addirittura una volta conquistato il "sole", può materializzare le circostanze percepibili con i cinque sensi.

Il gioco delle sincronicità, permette alle cose di esistere, scandendone la nascita, il naturale sviluppo ed infine, attraverso la morte, il passaggio ad un'altra vibrazione.

Esse sono sempre il prodotto finale, di un'alchimia che vede alla sua fonte l'espressione di un'idea realizzata. Ogni cosa è perciò frutto di un elemento eterno, incorruttibile nella sua matrice e pertanto spirituale.

Il pensiero è universale e in origine una sorgente inesauribile, però la qualità delle idee dipende dalla maturità di chi le usa.

Il Sole rappresenta anche l'iniziato che ha raggiunto il suo centro, illuminato dall'Intelletto Superiore; intorno a lui gravitano i pianeti, cioè tutte le possibili manifestazioni dell'esistenza, delle quali egli detiene la chiave della loro origine: "II fuoco ".

Come il sole con la sua continua combustione, trasforma l'idrogeno in elio e crea un'alchimia alleggerendo e modificando la vibrazione delle molecole degli elementi, così analogamente il fuoco del principio alchemico, separando lo spesso dal sottile, spiritualizza la materia.

Nel significato più profondo, tale realizzazione produce la trasmutazione della parola in Verbo, infatti come accennato prima, ogni cosa è la risultante di un pensiero-idea coagulato.

Il suo normale percorso d'esistenza può però essere modificato e qualitativamente emancipato, quando attraverso il verbo o efflato le si trasmette la scintilla divina, che come una spoletta, innesca un processo accelerante, gli altrimenti normali percorsi di trasmutazione.

Realizzare il Sole significa conoscere le cause e lavorare in esse per produrre una realtà di effetti, quanto più possibile armoniosa.

Adempiendo questo progetto, il lavoro perde ogni suo significato di fatica o pena.

Nel sinergismo tra materia e spirito che colmano il loro divario, la gioia è quella di essere promotori di una realtà che ancora ha da venire, perciò nel loro accordo, le parti non si contendono nessuna supremazia sul manifesto.

Quando si è nel Sole, si gode di ciò che si realizza, e produce, perché creatura e Creato sono il risultato artistico di un 'unica e sola Opera...quella alchemica.


Simeon        

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