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I Tarocchi - Il Bagatto
(20/12/2009)

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L'inizio

Gli accostamenti che sono stati fatti attraverso l'interpretazione  dei  Tarocchi  con  lo  sviluppo dell 'essere umano e la sua posizione in un contesto universale, sono sfociati nello studio delle Sephirot, dell'astrologia, dell'alfabeto ebraico, della Cabala e dell'Alchimia.

A riguardo sono stati consumati fiumi d'inchiostro  molto spesso però, ci si addentra in concetti e studi che riguardano e possono essere seguiti solo dagli addetti ai lavori; non di rado inoltre ci si dilunga in esposizioni  cervellotico-intellettuali,  con  risultati concreti assai scarsi.

Ciò che vorrei tentare, è invece avvicinare questo  "gioco "  ad  una  interpretazione  che  sia  più riscontrabile nella realtà che si vive quotidianamente.

Utilizzare le carte  di cui è composto  in modo semplice  ma  anche  efficace  nel  tentativo  di rintracciare e recuperare quei valori che oggi più che mai sembrano perduti, ma dei quali se ne sente un vivo rimpianto.

Perché i Tarocchi dunque?

Il loro potere magnetico  di attirare  l'attenzione anche della persona più profana, è indiscutibile; tanto che interrogarli per semplice divinazione fino all'estrapolazione   del  linguaggio   ermetico   ivi contenuto è in gran parte del mondo praticamente cosa quotidiana.

Chi non rimane affascinato nell'osservare queste lame dai colori, dai soggetti rappresentati e dalle loro  posture?  Chi  non  rimane  meravigliato  o interdetto e pensieroso nell'avvertire quel fluido di mistero e magia che trapela da esse?

Eppure, ed è questa la meraviglia, qualcuno nel modo più semplice sotto forma di un gioco, ha tramandato un grande insegnamento il cui messaggio è: scoprire sé stessi.

 

Il Bagatto

 

Il Bagatto ( Tarocchi di Alfredo Di Prinzio)

 

Il numero 1, l'inizio, la causa prima da cui si srotola tutto il resto in progressione; però questo Bagatto come causa prima, non è né nudo né sprovvisto di alcunché, al contrario possiede un vestito dai colori  sgargianti, un cappello  dalle tese ampie e degli strumenti e oggetti posti su un tavolo ed anche una  bacchetta magica.

Se fosse l'inizio nudo e crudo, sorge spontaneo chiedersi come possa essersi munito di tutto ciò che è stato elencato. Dobbiamo quindi pensare che prima del Bagatto, esista una realtà regolata da una intelligenza che lo ha potuto dotare delle cose che appaiono nella sua immagine.

Tuttavia si può considerare che il Bagatto, come mago sia l'artefice stesso delle sue sembianze, quindi una specie di auto creatore, se non un Dio vero e proprio. 

Se questa considerazione corrisponde a realtà, notiamo che mentre nella sua veste e nel suo portamento sembra così sicuro e preciso, al contrario sul tavolo a tre gambe ci sono oggetti posti alla rinfusa. Equilibrio e armonia, sono prerogative di Dio, perciò a cosa si deve questa apparente dicotomia?

Abbiamo una dualità che è manifesta e che vede una regolarità, se così la vogliamo chiamare nel Bagatto, ed una irregolarità negli oggetti. 

Tale irregolarità è determinata solo dalla disposizione delle cose sul tavolo, infatti esse nella loro forma, ci appaiono perfettamente integre, ciò significa che nella loro essenza esse sono governate da un'intelligenza che le rende armoniche, quindi distinguibili e riconoscibili a vista.

Nel Bagatto si cela allora un mago o un prestigiatore? Un Dio o un uomo?

Credo che l'uno non possa escludere l'altro, perché il Bagatto è l'uomo che possiede grandi potenzialità e gli strumenti per svilupparle; pertanto sia che tali qualità siano state indotte da uno o più esseri superiori o siano il frutto di una lenta ma continua evoluzione personale, egli possiede il germe della deità, cioè della creatività.

Nel Bagatto ravvisiamo l'uomo che ha di fronte a sé i Quattro Elementi che compongono ogni cosa esistente e sono le basi della Creazione.

Per l'uomo moderno concentrato, o spinto a concentrarsi solo sulla materialità e non sulla materia da cui essa è composta, risulta estremamente diffìcile pensare che un computer, un cellulare, un cd, un tavolo, una penna, ecc., siano sempre e solo il risultato derivato dalla sinergia degli elementi fuoco-acqua-aria-terra.

Estrarre  perciò, la causa prima di ogni manifestazione, anche la più grossolana, significa riavvicinarsi alle leggi che governano gli elementi che hanno potuto realizzarla.

Si abbattono in sostanza tutte quelle barriere che come i veli della cipolla ne nascondono il nucleo e che nella società moderna possiamo riconoscere nelle religioni, nei partiti politici, nelle sette e comunque in tutti quegli organismi che  creano massificazione, sotto la giurisdizione di una dottrina collettiva.

La massima aspirazione di questo lavoro di depurazione, consiste nel recuperare il proprio pensiero per renderlo indipendente, non tanto dalle influenze che esso subisce, alle quali nessuno può sfuggire, quanto però nella capacità di elaborazione che è la matrice unica del cambiamento che può avvenire nel "laboratorio-uomo ".

Rimboccarsi le maniche per realizzare questo progetto, vuoi dire incamminarsi sul sentiero giusto alla riscoperta di sé stessi... 

Ora il viaggio può incominciare.                             

 

Simeon

 

        

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