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Analogia e Similitudine
(10/08/2006)

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"...Ma allora anche il camino va... ", questa frase tratta da un film famoso, riconduce esattamente all'argomento della tavola, esalta, infatti il concetto di analogia nel tentativo di rendere il camino -che brucia la legna per riscaldare - simile al treno – che brucia la legna per avanzare.

L'energia prodotta, pur avendo la stessa origine, viene però impiegata per scopi completamente diversi; inoltre l'atto di accendere il fuoco per difendersi dal freddo è probabilmente un sapere antico, mentre son dovuti passare migliaia d'anni prima che lo stesso identico gesto servisse a produrre energia motrice (1).

Ma come è avvenuto il cambiamento, come si è arrivati a comprendere che il calore generato potesse servire anche ad altri scopi?

Possiamo ragionevolmente ipotizzare che l'osservazione della natura rappresenti da sempre fonte d'ispirazione per l'uomo e che la sua evoluzione dipenda dal grado di consapevolezza raggiunta nella comprensione dei fenomeni naturali e della trasposizione di essi in ambienti analoghi ed in applicazioni simili a quelle osservate.

Pensiamo alla mela di Newton (2) grazie alla quale avvenne l'intuizione della forza di gravità, e la conseguente legge di gravitazione universale, oppure all'oscillazione del pendolo con cui Focault dimostrò la rotazione della terra intorno al proprio asse.

La natura rivela continuamente se stessa, esponendo i principi e le leggi che la governano, a noi viene chiesto solamente di decifrarne il messaggio, che è lo stesso nostro, all'interno di ognuno brilla infatti un infinitesimo della medesima luce; l'invito alla comprensione, è amoroso, cosi come i doni che potremmo cogliere al raggiungimento della piena consapevolezza di se’ (3).


Newton (W. Blake)

Telescopi e microscopi servono per ciò che può essere pesato e misurato, l'animo umano invece abbisogna di strumenti di indagine differenti, e questi sono la similitudine e l'analogia.

Si tratta di  "amplificatori" dei segnali dell'intuizione,  necessari a superare il rumore (4) prodotto dalla molteplicità.

Potremmo procedere quindi cosi, a "colpi " di analogia e similitudine, trasferendo all'interno di noi l'insegnamento che deriva dalla comprensione dei processi e dei fenomeni naturali, cominciando ad esempio dal sapere esperenziale dei più semplici, dai detti popolari, dai proverbi.

Il linguaggio della natura rimane velato,  i segnali arrivano, ma noi non riusciamo quasi mai a distinguerli, ad interpretarli; è come per il linguaggio analogico rispetto a quello digitale, perché si comprendano è necessario utilizzare un convertitore di segnale, uno strumento elettronico in grado di trasformare il segnale analogico in quello digitale e viceversa.

Allo stesso modo, l'uomo ha bisogno di un suo strumento per comprendere il linguaggio  della  [sua]  natura, forse un convertitore adatto potrebbe essere rappresentato dall'intuizione, in quanto in grado di produrre quella scintilla di luce che ci permette di vedere il sentiero che porta alla verità o per spiegarmi meglio, l'intuizione crea quella fusione tra ciò che è fuori e ciò che è dentro di noi.

Se pensassimo di accettare (temporaneamente) tutto questo come fosse vero, la domanda che dovremmo porci successivamente è: come facciamo a far "funzionare" l'intuizione?
Sappiamo che per funzionare, uno strumento ha bisogno di energia, ma in questo caso, di quale tipo di energia si tratta ed inoltre di quale tipo di carburante necessita?

Riprendendo la metafora iniziale, potremmo dire che la similitudine e l'analogia sono le  rotaie  su  cui  corre  il  treno  della  conoscenza,  condotto  dal  "macchinista" Intuizione, grazie all'energia dell'inquietudine.

 

Marco Benatti


NOTE

1 Questo pensiero, prelude al concetto di staticità e cambiamento che preferisco rimandare ad una prossima occasione.

2 Secondo una storiella, osservando la caduta di una mela da un albero. Newton si sarebbe chiesto cosa sarebbe successo se la mela fosse caduta da un'altezza maggiore, pari alla distanza tra la Luna e la Terra, ed accorgendosi cosi, che la mela e la Luna potevano essere soggette alla stessa legge.

3 La completa consapevolezza di se, è rappresentata dall'Ouroborus, il serpente che avvolgendosi circolarmente, si nutre di se stesso simbolo dell'Uno nel Tutto e del Tutto in Uno.

4 Si tratta principalmente del rumore dell'io e delle passioni che lo governano e ci governano mantenendoci nella nebbia dell'illusione.


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