home kuthuma@kuthumadierks.com
_ Home
Iside e i suoi amanti
News
Operatività
ERKS
Rubriche (Archivio)
Links
__________________
Visite:

versione stampabile

Il Giardino delle Metamorfosi
(20/05/2013)

Untitled Document

Poiché divori il tempo,[tu sei] Kali,
la forma primordiale di ogni cosa

Mahanirvana-Tantra

 

…nel mio cuore venero la Dea
il cui corpo è inondato d’ambrosia
bella come il lampo
che procedendo dalla propria dimora
al palazzo reale di Shiva
apre i loti del grazioso canale assiale…

Bhairav­­i-stotra

 

 

…Lei, è Lei…La vedo…è bellissima…La sento…

…ed ora sprofondo

diluisco asprezze malsane
dissolvo grovigli distorti

…nel divenire coerente del vibrare cosmico…

…ora, Suprema Matrice
doma con ferma dolcezza
le sterili bizzarrie egoiche

accorda
o Strumento Ineffabile
l’ondeggiare sconnesso, debole e distonico
d’ottuse trame d’illusione
d’oscure brame di desiderio

…su Armoniche Superiori…

 

…come dolce brezza di mattino primaverile, lasciavo cautamente che raffinate energie accarezzassero la mia meditazione, trascendendo lentamente le impurità, liberando nel mio piccolo specchio di realtà l’onnipotenza del Campo Unificato alla base di ogni manifestazione. La mia percezione si apriva piano ai benefici, immensi orizzonti che si schiudono solo quando si è disposti al sacrificio, al mutamento, ad evolvere, tuffandosi nelle profondità blu che sciolgono inibizioni e paure permeando di grandezza. La pienezza indistinta della vacuità stabilizzava sempre più nel piccolo limite della mia stanza lo scintillar leggero di mondi sconfinati, riverberanti di luce intensa, che sussurravano ai miei sensi profumi e presenze benevole accese di fresca intelligenza Divina…

…resina, fragranze di resina di pino invadono l’ambiente, un netto mutamento dimensionale sfuma i contorni dei muri, nulla più che un concetto mi trovo in una sconfinata pineta d’età ancestrale, inebriato dall’ampio respiro del sole che induce ad unirsi d’Amore con i sapori cosmici…

…qualcosa, qualcuno in lontananza, risa cristalline di giovane donna…

…d’albero in albero, ora La vedo, ora scompare…

…come in gioco infantile…

…piacevolmente schernito mi accendo di desiderio
 la mia anima coagula nuovamente in forma corporea

Vado verso Lei, ma sfugge…

…tra volteggi di seta bianca
tra sorrisi complici e beffardi
tra il leggiadro ondeggiar della Sua nera chioma…

…ora attende, m’attende in riva ad un calmo lago, folate di cielo terso e limpido risuonano tra le cime dei pini stuzzicando appetiti d’elettrizzante bellezza…
 …ora, ad un fiato dal Suo viso, contemplo i Suoi occhi d’ebano, densi di mistero, in essi c’è tutto ciò che mi circonda, in essi compaiono magie, in essi si riflette alle mie spalle l’aristocratica bellezza selvaggia di Diana, circondata dalle Sue splendide ninfe, che si appresta al bagno virginale…

sono tentato
…e vedo i Suoi cani…

cerco il mio riflesso
…e appare uno stallone nero…

…scalpitante, tremante, eccomi, sulla riva del lago, la Kore è scomparsa ed io sono pronto a stuzzicare la curiosità di Artemide…

… ansimando, con brevi nitriti…

 …Lei mi scorge, ammicca alle Sue ancelle ridenti, ed esce lentamente, sensualmente dalle acque; si avvicina, accarezza delicatamente i lombi scolpiti, poi sfiora la linea del dorso, ascoltando i miei fremiti, poi sottile, dolce, il collo, la criniera, il Suo tocco giunge ai finimenti, una presa decisa tirando a sé, sorride, la Sua magnificenza maliziosa domina ora il mio sguardo, i cani tacciono, i Suoi profumi di selva rigogliosa esaltano il mio dinamismo…

correre, devo correre

…finalmente..

…tutt’uno con la foresta…
…ebbro di cielo e di essenze di gioia…

…Finalmente salda in groppa mi guida, sprona la mia dolce fatica che arde beatitudine, trasuda purezza. Incita la mia potenza assopita a trionfare nel cuore un caldo orgasmo di splendore, che annulla il battito frenetico, che spalanca i limiti corporei deflagrando nell’incommensurabile bellezza dell’essenza selvaggia dei Suoi boschi…

…dei Suoi verdi occhi
sfavillanti di vita eterna
invincibile…

…finalmente…

…salda in groppa Lei sa dove condurmi, Lei conosce l’estasi del sacrificio che dona la vita, che smuove le acque, che palpita ardore.

…Lei ora conduce l’oscuro destriero smarrito…
… nelle immense profondità…
… della Sua notte di Luna…

…Luna che rischiara di sfumature blu i profili del buio, buio che esalta il lucente mistero dei Suoi occhi di giada che riverberano piacere, piacere di domare la mia riluttanza, spronarmi alla consapevolezza del dinamico flusso di trasmutazione che rende eterni…

…è felice, ora Lei è felice…
…ora so dove condurLa…

 …Riposa o Suprema, riposa il Tuo sorriso di beatitudine sulla mia calda criniera, che la ripida scogliera è vicina e il mare ci attende…

…là verso il plenilunio…

…Sfiora o Indomabile, sfiora con le tue calde lacrime di gioia il mio collo fremente, che là verso il plenilunio a picco sul mare Tu spiccherai il volo e si compirà il sacrificio…

…Silenziosa e veloce la mia corsa verso il plenilunio, là oltre la scogliera, oltre il mare, oltre la vita…

… sempre più veloce…
…finalmente…

…Fermo e silenzioso il mio cuore non deve più battere, cielo e terra si uniscono là oltre la scogliera oltre il mare verso il plenilunio…

…silenziosa la mia mente, calma e silenziosa annega paura e incertezza nelle trasparenze blu del mare infinito, là oltre l’orizzonte oltre il plenilunio est ed ovest si uniscono…

…ecco la vertigine è incombente ed io non la temo, Lei è ansiosa di volare ed io La amo e La libererò…

…sempre più veloce…
…finalmente…

…ecco ora!

…ora nel vuoto!
 Lei divina si libra in forma di Poiana…

…ecco ora nel vuoto!
 Il nero destriero, potente al trotto, è solo un peso morto e cade, precipita, si schianta sugli scogli…

…tutto si placa…

…la Dea danza circoli planati sulla mia breve agonia…

…un ultimo sguardo verso Lei in controluce e l’oscurità m’avvolge…

…e così parla l’Antico, che tutto avviluppa, al mio sonno di morte, così Varuna consola il mio sacrificio:

- preparati!
guarda le lacrime argentee della Luna
che destano il mare
guarda il mio seme generoso
che anima i flutti

preparati!
accogli la marea
 lava le tue ferite mortali

 dalla mia spuma risorgerà Colei che veneri
nella lucente manifestazione
che accende l’Amore Supremo -

…un batter d’ali transita al mio udito e trasforma l’assenza in stato ipnagogico, la preziosa catalessi soprasensibile che svela piano il tepore del mio dolce risveglio mattutino su di una spiaggia in compagnia di tre colombe bianche tubanti…

…che annunciano il Suo arrivo…

- sorgi profumato Fiore di Astrea
canta il Tuo radioso preludio di conoscenza
accendi il mistero di una nuova alba
con le Tue suadenti melodie d’Amore

sorgi o Magico Pentalfa
prima che i miei occhi
alzino il velo accecante del fuoco inerte
dirigano la monotona sinfonia di luce relativa
l’ardere gelido che serra la bara delle percezioni
intorno alla mia stella incompleta

uniamoci dunque nel loto dai dieci petali
perché insieme saremo fiammeggianti
 dal Tuo cuore sfavillerà nel mio il Sole Androgino
                                           e l’angusto pentagono dissolverà nell’infinito cosmico -

…e così all’orizzonte scintilla il Carro dorato d’Afrodite avvicinandosi sontuoso al mio stupore, tre bianchi delfini lo trainano verso me e Lei raggiante alla guida emana soavità d’Ambrosia dai rossi capelli sciolti ai venti…

- salve uomo
sali sul Mio Carro
la Mia Stella è sorta dal profondo
e la tua, figlia del sacrificio
ha precipitato le impurità
ed è pronta

abbracciami ora
e lascia che le splendide possenti ali di Pegaso
smuovano verso i cieli d’armonia
luminose sinfonie d’Amor Sacro
così che il nostro cocchio
possa visitare le più alte Sfere di beatitudine -

e solcammo allora i cieli, dimentichi d’ogni iniquità, tra mutevoli geometrie scintillanti e fiumi di colore,  risuonando bellezza nei brillamenti delle dieci punte della Stella Androgina, uniti nell’Acqua di Fuoco che incenerisce impietosa il fragile mondo duale…

- non temere, o amato
accogli senza indugio i piaceri più intensi
sciogli i tre regni interiori all’unico indomabile agapico amplesso

infrangerai così il cieco orizzonte del tempo
ed irromperai negli immensi spazi d’eternità

ed io tesserò per te
ancora una volta

…una volta ancora…

la tua nuova veste

eccoti dunque, oltre gli eventi, vestito di fiamma e di fresca sorgente indossi significati che mutano gli abissi del Caos in armoniche essenze Divine…insegui consapevole, nel rosso profondo del mio cielo immenso, la simultaneità coerente dell’intelligenza superna e delle forme vive che conducono a Colei che sa -

…s’innalzano nubi multicolori
 sospinte da contrappunti vertiginosi di suono
 in fuga solenne verso il Suo alto Trono

 esplodono in geometrie sempre più leggere
 e in cristalli di conoscenza che svelano e rivelano piano
 i Suoi Occhi splendenti…

…dalla luce abbagliante del Suo Volto oscuro scaturiscono due serpenti ciechi avvinghiati alle mie braccia…

…quello bianco e manifesto sussurra dal buio ai miei occhi…

- …alza il Velo… -

…l’altro nero, iridato e cangiante solletica dalla luce alla mia mente…
- …cibati dei frutti… -

…mi tuffo allora nel bagliore accecante in cerca del Suo sguardo, ma la testa mozzata della fanciulla dai capelli ispidi pietrifica il mio entusiasmo…

…e così una Civetta appollaiata sul ciuffo di rettili della gorgone parla con voce chiara al mio sonno di pietra, allerta così il mio risveglio:

- ecco i frutti neri e bianchi dalla chioma del tuo albero
sono marci
  acerbi e indigesti
mangiali…e vivrai

 ecco i frutti… rossi, gialli, verdi, indaco, viola… dalla chioma del Suo Albero
sono prelibati
mangiali… E morrai!

…nutriti prima della Sua prudente Madre
 e sciogli in te il delicato siero del discernimento
saprai allora quali frutti assaporare con sapienza
quali usar solo da nutrimento
quali gettare a terra perché i loro semi germoglino nuovi mondi…

…cerca assiduamente la soluzione dei quattro enigmi e dei tre respiri
e agitala con vigore affinché non ristagni su se stessa

infiammati di desiderio negli abissi incomprensibili
e dividi ciò che sembra pesante e inseparabile

cibati della natura profonda degli elementi
e unisci ciò che sembra inconciliabile

assapora il frutto dei tuoi sudori
e crea senza disperdere nulla

… doma le derive entropiche che smembrano le tue vesti…

raduna al centro ciò che fugge
e dai fuoco a ciò che al centro putrefà

abita il senso nascosto delle sei luci relative
e  stimola il tuo intuito sintropico
tintinnando armonie dai sei sgargianti colori convergenti e divergenti

così che il Sigillo pulsi d’incorruttibile luce eterna
nel tuo settimo giorno
così che la Stella d’equilibrio generi il verbo che parla vibranti geometrie perfette
 dal tuo punto zero…

…ma già più non ascoltavoe precipitavo nel sonno della mia stoltezza sognando frutti dolci e succosi che inebriavanola mia illusione di godimento…

…e le serpi separate nella menzogna
smembravano le mie ali
facendomi gracchiare come un corvo…

uno mi mostrava ciò che  c’è  ma non esiste
l’altro mi turbava con ciò che non c’è ma esiste
e ciò che non c’è ma non esiste era la mia unità...

scegli ciò che ti rende volatile
 incanta i tuoi serpenti
guarisci la loro cecità nella tua vista

Avvolgili l’uno all’altro
 fino al trentatreesimo gradino
saziali dell’essenza pura dei sette cieli
trionfa di compassione nei mille petali blu
e facendo di due l’uno
schiudi entrambe le ali
e governa le correnti ascensionali

spalanca ora il tuo guscio al brivido immenso dell’oceano supercosciente! -

…Lei, è Lei …La vedo…è bellissima…La sento…

…S’avvicina…

…tremo...

…di gioia…

…di paura…

…di terrore…

…s’avvicina…
… il Vecchio Dio severo s’avvicina…
volta impietoso la clessidra
inverte così i ritmi ascendenti della mia profanazione

Con la sua scure porrà fine al mio discernimento
al mio tormento

darà inizio alla discesa

…alla mia illusione…

Con la sua scure spacca la mia testa in due
e il serpente bianco manifesta un  turbine discendente
in cui precipito sottosopra avvolto dalle sue spire micidiali

in fondo al turbine c’è un asino che raglia il suo disappunto

…raglia bestemmie per la sua condizione…

non comprende
…non comprendo…

non capisco più nulla
tutto è complesso e inestricabile

…sono buono solo a portar pesi…
Sono i miei doni

ecco il piombo
e l’erba medica
e i cardi pungenti
e la fatica

…la speranza che muore…

con i passi incerti sui ripidi sentieri di sassi
con il suono stentato dei miei zoccoli lenti

…doloranti…

dolorosi
deliri

…il peso…
Il peso di una fine ottusa
schiacciato in un cubo di piombo nero
ingabbiato sotto la sua evidenza

…questa è realtà…
…mi dicono…

il sacrificio non è più gioia
è la dannazione di una realtà fatta di polvere

…di salite senza cima…
…di discese senza ristoro…
…di sofferenza senza scopo…

…questa è realtà…
…mi dicono…

…porta il tuo peso, giacché tutto il resto è fantasia
Ma allora perché io e il mio inutile fardello

…mi dicono…

…porta il tuo peso che ci sarà un dopo
Ma allora perché qui ed ora

…e così il Dio dal nome misterioso e sconosciuto che tutto sovrasta parla al mio sonno di piombo, così scioglie la mia contrizione:

- va, porta questa Donna gravida  sul tuo dorso e riposerai…

…va, portala nella tua stalla e col tuo caldo alito fanne una reggia per il Re Nascituro…

...maghi e sapienti si inchineranno al Suo splendore…
…e con i loro doni Egli trasmuterà il tuo giogo…

ed ecco che il piombo sarà oro
e le sei pareti oscure dissolveranno tra vapori d’incenso
e l’erba medica profumerà di mirra

e il tuo raglio distorto, innalzato alle alte dimore, modulerà variazioni metamorfiche ascendenti.                 

Le tue melodie egoiche si uniranno a potenti sinfonie corali
capaci di alleggerire il tuo canto greve ed incerto in responsabilità salvifica collettiva

…i primi serviranno gli ultimi…

…gli ultimi doneranno immense ricchezze al mondo…

…il mondo diverrà il giardino di chi Ama…
…il giardino dalle infinite vie…
il Giardino delle Metamorfosi -

…Lei, è Lei…La vedo…è bellissima …La sento…

…sento le Sue vesti frusciare nella stanza…

i Suoi veli solleticano il mio viso
… sussurrano tenere brezze…
 sfiorano il mio udire con dolci parole:

- tieni chiusi gli occhi, amor mio
…mi vedrai…
Non aprirli per nessun motivo
…guardami…
E non tremare, ora sono qui con te
…ci sono sempre stata…

Svuota la mente e ascolta
Lascia scorrere dall’oscurità la sacra sorgente della mia bellezza

Svuota la mente e ascolta
ascolta il canto sublime delle mie movenze imprevedibili
assapora la fresca luce delle mie forme cristalline
che stillano diamanti d’acqua leggera
che pulsano incorruttibili tonalità di sapienza
nel frammento relativo della tua mente

Guarda ora, spalanca il tuo occhio d’oro e argento
solca i cieli notturni, risplendi d’oltremare verso le stelle e gli universi
lascia brillare  il tuo sguardo di zaffiro e lapislazzuli
risveglia l’armonia dolce e invincibile di Ardhanarishvara
 e contempla la mia danza
la danza dei veli e delle trasparenze.

IO SONO COLEI CHE ETERNAMENTE SVELA E RIVELA

e voi eternamente danzate col mio mistero insondabile
conoscendo

…ciò che già sapete…

lasciate allora che la mia essenza conduca le danze
edifichi infiniti immensi giardini
in cui glorificare la vostra natura Divina

Sciogliete, uomini, le briglie al bianco destriero alato
e lasciate che io lo cavalchi nella regione dei principi
all’origine dell’immaginazione, del Reale
là dove nascono le idee e la sostanza e la creazione dei sogni

…e il vostro Spirito Eterno…

là vi attenderò paziente
là compirò sortilegi per la vostra gioia
tenderò le mani al vostro evolvere
darò senso alle vostre fatiche

Là dove nascono geometrie fluttuanti di luce perfetta
e il suono delicato e fermo delle potenze originarie

…Là dove il vostro spirito eterno dimora l’infinito…

E quando sarete giunti a me

…ancora una volta…

una volta ancora
Conoscerete il pieno risveglio del Cristo vivente
che regnerà incontrastato le infinite vastità dell’Uno

Scruta ora i miei veli sciolti ai venti
scorgerai appena l’inganno che cela il mistero impenetrabile della mia potenza oscura

…vivificante…

ascolta lo sgorgare limpido delle mie acque rigeneranti
il sapore perlato della mia voce suadente

scoprirai lentamente le sapienti magie che smuovono i miei favori

alza il velo
cibati dei frutti

…ora puoi… -

Lei,è Lei…La sento…La vedo…è bellissima

eccola innanzi all’estasi del mio sogno
 eccola danzare nel Cuore di tutti gli Universi
generare la fonte che zampilla conoscenza

…sublime esperienza…

ecco i veli multicolori che respirano del suo profumo ancestrale
eccola come trasparenza ondeggiare sull’acqua
sorgere  dalla roccia infiammata di sfumature indaco
emanare lingue di rosso fuoco dall’intimo della sua Natura imperscrutabile

Ecco la Danza interminabile

Eccola

Lei è NUN

Lei è LILITH

Lei è ARTEMIS

Lei è MINERVA

Lei è ISIS

Lei è ISHTAR

Lei è MARIAH

SOPHIAH

SHEKINAH

Lei è

Noi siamo
…abitiamo…

I suoi amanti
…il suo giardino…

…e così la fanciulla dagli occhi neri e la veste bianca sorride al mio risveglio di gloria, così Mnemosyne rammenta la mia eternità…

- Ora sai
…ora sei…

 

Chiedi ai miei occhi ciò che vuoi
…ciò che sarai…

La mia bocca parlerà di ciò che più ti piace
…e sarà…

Le mie ali sono la tua poesia
…vola…

L’infinito profondo sarà il tuo limite
…raggiungilo…

Il mio intimo sarà il tuo rifugio
…la porta della creazione…

 Ascolta lì le mie fiabe di sogno
e genera secondo le loro leggi

…Lei, è Lei, eccola danzare tra le Muse al ritmo delizioso delle Sue risa cristalline…

Vado verso Lei, ma sfugge

Sfugge ancora divertita
Leggera

Tra volteggi di seta bianca
Tra sorrisi complici e beffardi
Tra il leggiadro ondeggiar della Sua nera chioma

Ed ora, occhi negli occhi
Sprofondo
 nel suo sguardo onnisciente

…nel divenire coerente del vibrare cosmico…

va, mio amante
vola al centro della mia essenza
 troverai una Fonte perenne
 in fronte ad essa attizzerai il tuo fuoco imperituro
e nutrendoti di scintilla e di cristallo
goccia dopo goccia
 alimenterai di piacere e virtù
la tua trasfigurazione

 e l’acqua pura sarà l’ardere leggero che rigenera

e il fuoco sarà sorgente che trasforma

…uniti sublimeremo in reami sottili…
…la sostanza grezza…

così feconderemo il nostro giardino
adornandolo di rose ardenti, candidi gigli e iris nutrienti
coltivando freschi sapori di frutta tra le nostre labbra unite

va dunque, mio amante
immergiti nella mia sostanza
innamorati di tutte le mie Figlie
e ascolta attento i loro lievi sospiri

…i loro sussurri sapienti inebrieranno la tua coscienza...
…di memorie ancestrali...

 Guideranno il tuo crescere
…con ricordi futuri…

E lentamente
…inesorabilmente…

scioglierai i tuoi vincoli mortali
accordando il tuo lento transito

…su Armoniche Superiori…

…Là dove regna la libertà della volontà Divina
 dove sarai complemento immediato delle mie trasmutazioni
 dove sarò il premio delle tue consapevoli metamorfosi…

 

…E fu che PARAMA-SHIVA, l'unità indistinta che veglia l'eterno Amplesso, guardò la beatitudine della Suprema Shakti unita al Sogno del Suo Amante Shiva, e Le disse:- prendi questo specchio e mostra al Tuo Compagno il Suo Risveglio che è ora che i mondi siano manifesti, è ora che i figli crescano nei loro corpi, è ora che gli Dei sappiano della Tua Natura e lottino con sè stessi per il Tuo Amore.-

E fu che la Splendida Shakti guardò negli occhi chiusi di Shiva e così parlò nel Suo eterno sogno:- apri gli occhi, o mio amato, e specchiati nei miei, perchè è ora che i mondi siano manifesti, è ora che i figli crescano nei loro corpi, è ora che gli Dei sappiano della Mia Natura e lottino con sè stessi per il Mio Amore.-

Così Shiva guardò negli occhi della Superba Shakti e vide sè stesso e disse:- Io sono...questo?-
Così la Shakti allentò il Suo forte abbraccio e lasciò il suo Amato ad osservare sè stesso.
E Shiva vide il suo volto e disse:- Io sono questo !-
E Shiva percepì il suo corpo e disse:- Questo, io sono !-

E fu così che i mondi furono manifesti, che i figli crebbero nei loro corpi, che gli uomini conobbero la Natura e cominciarono a lottare con sè stessi per il Suo Amore.

 

 
-Fine-

 

Sergio Adreani

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Tutti gli articoli presenti sul sito sono liberamente scaricabili e riproducibili in qualunque forma.
Si richiede solamente di citarne la fonte.