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Trasmissione Misteriosa
Un Contatto con le Stelle

(20/05/2008)

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Introduzione
Questa storia è realmente accaduta e come testimonianza ci sono persone che parteciparono a questo evento, e ad ulteriore conferma, ci sono anche le registrazioni di quattro appuntamenti cosmici che vissi come protagonista principale.

A cavallo tra l’anno 1988 e l’inizio del 1989, partecipai ad un programma di RAI 3 chiamato Philò, trasmesso in diretta dalle falde del vulcano Etna, in Sicilia, insieme al conosciuto contattista Eugenio Siragusa. In quell’occasione intonai un “mantram” cosmico come richiamo per un contatto con i fratelli dello spazio.

Alcuni giorni dopo ricevetti una telefonata dalla signora Lorella di Fiumicino, la quale dopo aver visto il programma mi invitava a casa sua per parlare al suo gruppo di studio, delle mie esperienze vissute in Erks, città misteriosa simile a El Dorado che si trova nei piani dimensionali in Argentina.

Accettai volentieri l’invito, e accompagnato da alcuni amici, anche loro interessati all’argomento, ci recammo a casa della signora Lorella.

Kuthuma in contatto con Onetro

Prima parte
Era di domenica, il clima era freddo ma il sole splendeva alto, e la giornata si presentava promettente.

Arrivati all’appuntamento insieme alla signora Lorella vi erano una quindicina di persone ad aspettarci, facenti parte del suo gruppo di studio. L’incontro fu fraterno e accogliente. Parlai loro delle mie esperienze di “contatto” in un posto “magico” chiamato Valle della Luna o Los Terrones dove si trova una montagna sacra chiamata Uritorco che in lingua india significa “montagna dei pappagalli.”
La località si chiama Capilla del Monte e si trova nel centro della provincia di Cordova in Argentina.

Alcuni anni prima, guidato da un maestro di nome Angel Kristos, detto Sarhuma, in quel luogo vissi un incontro cosmico con la “Gerarchia Spirituale della Luce” dove questi “soli notturni” si palesavano danzando nei cieli stellati, e con la loro energia e luce illuminavano l’intera valle e il nostro intelletto.

Tutti i presenti seguirono affascinati il mio racconto che confermai mostrando loro delle bellissime fotografie. Nel frattempo una signora del gruppo, la quale si era messa in disparte ed era tutta presa a scrivere, ci interruppe per dirci che aveva ricevuto un messaggio telepatico dalla Gerarchia; il messaggio, con grande sorpresa di tutti, ci invitava ad accendere la radio ricetrasmittente, sintonizzandoci su una certa frequenza che avrebbe reso possibile la comunicazione con noi.
(Devo chiarire a questo punto che Giovanni, il marito di Lorella, era un radio amatore e disponeva al piano superiore di casa di una stazione radio abbastanza potente.)

La cosa si prospettava interessante e tutti fremevano aspettando l’ora segnalataci. Cosi pranzammo in allegria, parlando sempre dell’argomento e prima dell’ora prestabilita salimmo al piano superiore. Tutti si sedettero attorno nella sala radio, ma io, ed una coppia di miei amici restammo in piedi, mentre Giovanni cercava di sintonizzarsi sulla frequenza indicata.

Allora, per creare un atmosfera sacra ed elevare la frequenza vibrazionale dei fratelli, intonammo lo stesso mantram di richiamo che cantai nel programma Philò e, mentre il coro di voci s’elevava, una voce rauca crepitò nell’aria in mezzo a scariche e suoni provocati dal movimento dell’ago sulle frequenze.


Trascrizione del 1° Messaggio del 6 nov.1988

Stazione mobile avvisante chiama la Terra, Onetro è il mio nome, c’è qualche stazione terrestre in ascolto?
All’udire quella voce Giovanni in preda ad una grande emozione mi consegna il microfono dicendomi:”

Rispondigli tu”. Così, anch’io emozionato, risposi presentandomi con il mio nome iniziatico datomi da Sarhuma nelle pre-Ande in Argentina.

Si! -rispondo- qui parla il sacerdote Kuthuma di Erks direttamente da Roma. Vorrebbe un contatto con voi per porvi qualche domanda".

Onetro: “Attenzione mi sembra di aver ascoltato una stazione di Roma. Ripetere prego, qui Onetro”.

Kuthuma: “Qui parla il sacerdote Kuthuma di Erks , Argentina, ma direttamente dalla città di Roma”.

Onetro: “Si, ascolto la città di Roma!

Kuthuma: “Bene! Noi non abbiamo ben capito, la vostra stazione da quale pianeta proviene?

Onetro: “La mia Terra d’origine è a due anni luce dalla vostra Terra, il mio nome Onetro e la mia nave si chiama Orteno. C’è qualcuno che mi ascolta? Ho sentito che mi hanno risposto da Roma. Qualche domanda? Comunque ho una comunicazione da fare”.

Kuthuma: “Fratello Onetro noi ti ascoltiamo bene e forte, se hai una comunicazione da fare, noi ti stiamo ascoltando. Vai avanti prego…”.

Onetro: “Faccio molta difficoltà ad ascoltarvi. Sento molte stazioni che chiamano Onetro, per favore un attimo, ho una comunicazione da Roma.. qui Onetro che chiama c’è qualcuno in ascolto?

Kuthuma: “Si, siamo in ascolto da Roma tanti fratelli siamo in ascolto da Roma, passo..

Onetro: “Il mio nome è Onetro, vengo dalla 7° galassia. Popolo della Terra attenzione alle radiazioni! Attenzione alle radiazioni!
(La trasmissione era nel frattempo disturbata e non comprendendo immediatamente, era impossibile creare un dialogo. Per questo motivo alcune frasi sono ripetitive).

Kuthuma: “Onetro parla che siamo in ascolto., dai questo messaggio alla Terra, noi siamo in ascolto. Passo..

Onetro: “Ho capito che siete in ascolto io purtroppo non posso più comunicare, chiamate domenica prossima alla stessa ora vostra sulla stessa frequenza, io cercherò di contattarvi, non posso più rimanere.“Attenzione alle radiazioni! Attenzione alle radiazioni! Attenzione alla guerra! Attenzione all’ozono!”

Kuthuma: “Puoi ripetere per favore”.

Onetro: “Attenzione alle radiazioni! Attenzione all’ozono, fate attenzione alla guerra! Attenzione alla guerra! Io vi saluto, non posso più comunicare, fino a domenica prossima. Attenzione alla guerra! Popolo di Roma, mi senti?

Kuthuma: “ Roma ti sente, Roma ti ascolta”.

Il messaggio poi diventa incomprensibile e in alcuni punti più chiari si odono parole in una lingua sconosciuta, forse si tratta della lingua Irdim.
Poi.. il silenzio.

Onetro: “Io uosh fratello assaied. Semi iato ardad di french. Su cam fan faran invaied. Primo rosa falda assaied. Cabirada andadad french."
Per concludere ringraziai Onetro, e dissi al microfono che una caratteristica di noi umani era il dubbio, e se era possibile darci qualche segnale dal cielo, noi tutti saremmo usciti sul terrazzo ad attendere..
Infatti non si fece aspettare, e per ben tre volte una scia luminosa squarciò il cielo segnando una forma di croce, lasciandoci tutti a bocca aperta per lo stupore e la grande emozione. Tutti ci abbracciavamo felici, alcuni piangevano, altri ridevano. Sembravamo dei bambini e quella domenica sperimentammo cosa era veramente la felicità a prescindere dalla serietà delle parole e del consiglio di questo fratello stellare di nome Onetro! E che Dio lo benedica!

Kuthuma alla radio in compagnia delle contattiste

Seconda Parte

I giorni, dopo quella bellissima esperienza, sembravano non passare mai, perché tutti aspettavamo impazienti l’arrivo della domenica. In quella settimana le nostre linee telefoniche erano roventi poiché lo shock emozionale era stato forte, e così non si faceva altro che parlare dell’accaduto.

Finalmente arrivò quella domenica e tutti ci ritrovammo nuovamente da Lorella, e ricordo che non fui molto felice nel vedere che c’erano alcune facce nuove, e mi venne in mente che Onetro non si sarebbe fatto vivo, e così fu. Quella domenica non si riuscì a stabilire un contatto con lui.

Così parlai con Lorella e gli altri dicendogli di non invitare altre persone per il momento, perché conveniva essere sempre gli stessi. Così passarono altre domeniche senza che nulla accadesse e le persone soltanto curiose sparirono stanche e deluse, e rimanemmo più o meno gli stessi del gruppo iniziale, e finalmente la domenica 15 gennaio 1989 riuscimmo nuovamente a stabilire un contatto con il fratello Onetro, e insieme a lui vi era un altro fratello che si faceva chiamare Nessuno!

Trascrizione del 2° Messaggio-15 gennaio 1989

Kuthuma: “Onetro, Onetro, Onetro, qui Roma che ti chiama! Onetro rispondete!"

Nessuno: “Ascolti Onetro?

Kuthuma: “Fratello Onetro, Roma è in ascolto, manda il tuo messaggio”.

Onetro: “Attenzione Nessuno, attenzione sacerdote Kuthuma in ascolto. Io vi ascolto”.

Kuthuma: “Fratello Onetro noi ti stiamo ascoltando, sono molte settimane che veniamo qui per cercare di parlare con te manda i messaggi che vuoi noi ti ascoltiamo. Passo..

Nessuno: “Attenzione sacerdote Kuthuma, il mio pianeta è… non posso più restare.. non ho avuto il diritto.. sacerdote Kuthuma.. dalla stazione.. Nessuno..”

Kuthuma: “Fratello Onetro non ti ascoltiamo parla più forte, Roma è in ascolto..

Onetro: “Sacerdote Kuthuma…ho il comando adesso. Fratelli tutti .. attenzione al fuoco!

Nessuno: “Sacerdote Kuthuma mi ascolti?

Onetro: “Attenzione sacerdote Kuthuma ti sto avvisando telepaticamente. Tu senti Onetro dalla 3a Galassia?

Kuthuma: “ Si, noi aspettiamo il tuo messaggio, parla, lo stiamo registrando. Sii chiaro ti prego.”

Onetro: “Iddio, la benedizione si è fatta e Lui comunica le tue sacerdotesse; sacerdote Kuthuma ti incontrasti con uno di noi lui è con me. Ricordi? L’altro anno al tuo negozio quando c’era la luna ed eri solo”.

Kuthuma: “Fratello Onetro la linea è molto disturbata noi facciamo molto sforzo per riuscire a capirti. Ti prego fai qualcosa”.

Onetro: “Sacerdote Kuthuma io entro nella 3° galassia. Il tuo contatto con me è dovuto alla forza radionica delle tue due sacerdotesse che ti sono accanto. Sacerdote Kuthuma mi ascolti?

Kuthuma: “Si fratello stiamo registrando. Passo.

Onetro: “Attenzione Nessuno abbiamo della comune assenza di trasmissione dalla nostra portante. Nessuno ha visto la mia unica la tua riservatezza? Nessuno mi senti?

Nessuno: “Sacerdote Kuthuma per te annullata la forza e addirittura sto avvisando una nave Aserapi, potrà salpare se la sabbia ricade per tutti voi. Per il nostro contatto sono dovuto andare addirittura vicino ad una vostra stazione quassù. Sacerdote Kuthuma ricordati di una nave. Ritorni alle tue aerofile nello spazio. Torna il tuo sondaggio unico altri dì per mia emissiva elencati. Il punto dell’inizio era il fiore. Il punto. Il posto, long.50° long.sud. 70° gradi 0 primi 0 secondi latitudine nord. Dove il sole sorge di maggio ci sarà un nostro incontro, c’incontreremo.”.

Kuthuma: “Fratello Onetro ripetilo per favore cosi controlliamo le coordinate se sono esatte.”

Nessuno: “Là dentro vediamo adesso le tue sacerdotesse. Rimani accanto. Quando il sole sarà alto a maggio il nostro incontro avverrà in un altro emisfero. Il nostro impegno avrà luogo con il sole sul fondo."

Kuthuma: “ Fratello Onetro se abbiamo ben capito tu ti riferisci alla zona dell’Argentina che è ad emisfero sud. Puoi ripetere ci puoi dire in quale data e dove..
Dopo una lunga pausa si sente chiaramente una voce dire ASTHAR SHERAN.
Segue poi il saluto di Kuthuma e il ringraziamento a nome di tutti i fratelli.

Un esempio di radio ad onde corte

Terza Parte

Arrivati a questo punto devo chiarire che le persone che partecipavano all’incontro domenicale con il fratello Onetro, non erano “iniziati” e tanto meno sotto la direzione di Kuthuma, di conseguenza eccetto i miei amici, tutti gli altri seguivano gli insegnamenti della signora Lorella, anche perché il fenomeno aveva avuto luogo in casa sua, e il gestore della radio era Giovanni, il marito, così l’ultima parola era la sua e io non potevo fare nulla.

Accadde allora che alla fine della comunicazione del 2° messaggio da parte di Onetro, avvicinandosi Lorella mi disse: “ La prossima domenica non ci saremo, abbiamo un impegno, mi dispiace perché non ci potremo vedere.

Non ti preoccupare” risposi senza fare commenti.

Al momento non intuii che c’era qualcosa che covava nell’animo di Lorella, perché le parole di Onetro che accennava a due sacerdotesse, colpirono come un macigno il suo ego, così ci scaricò con l’intenzione di ascoltare in viva voce Onetro che diceva: "Sì! Sei tu la più grande sacerdotessa dell’universo..!" E noi quella domenica eravamo di troppo.

Il tema della settimana che seguì fu il futuro incontro di persona con Onetro e soprattutto del personaggio che inviò al mio negozio.

".. quando c’era la luna ed eri solo.. ricordi?" mi disse.

Non vi dico lo sforzo che feci per risalire al misterioso visitatore ma infine riuscii.

Infatti – mi ricordai – che era sera e mi accingevo a chiudere la mia bottega, quando un bel signore vestito di scuro si fermò ad osservare i miei lavori esposti in vetrina, e visto che si soffermava lo invitai ad entrare come faccio di solito quando un cliente dimostra interesse. Entrando mi salutò e guardando il mio tavolo da lavoro vide delle equazioni matematiche quindi mi chiese che stavo facendo.

Nulla di straordinario – risposi- sto tentando di calcolare le misure della piramide di Cheope per realizzarla in cartone.”
Posso?” mi chiese. Gli accennai di sì.. prese la matita e scarabocchiò alcuni numeri dicendo: “E’ così.” E poiché lo guardavo incuriosito mi disse: “Sono un ingegnere”.

Lo ringraziai sorridendo. Ricordo di aver parlato con lui, non so per quanto, mi fece delle domande su di me e sulla mia attività artistica. Infine mi salutò e andò via. Presi l’appunto sulle misure della piramide lo ripiegai e lo misi in tasca.

Dopo la comunicazione con Onetro compresi quindi quale fosse la visita ricevuta e mi ricordai dell’appunto datomi, ma aimè non l’avevo più.

Era l’unica prova tangibile di quella visita.

Che cosa era successo? Una domenica prima del 2° incontro recandomi a casa dei miei amici incontrai il fratello minore del mio amico, il quale mi domandò se per caso sapevo le misure della piramide di Cheope.

Si, gli risposi, e gli diedi l’appunto che rappresentava l’importante testimonianza di quella presenza, ma della quale -in quel momento- ignoravo il grande valore simbolico. Quando ricomposi tutta la faccenda mi affrettai a chiedere la restituzione dell’appunto, ma purtroppo mi fu detto che era andato smarrito.

C’era un'altra frase che m’incuriosiva moltissimo: “Ritorni alle tua aerofile nello spazio..” e ancora un'altra “ ..sto avvisando una nave, Aserapi potrà salpare se la sabbia ricade per tutti voi..

In quanto alle aerofile i miei amici prendendomi in giro dicevano che avevo delle pirofile nello spazio che mi aspettavano… però realmente non abbiamo avuto risposte concrete, e il tutto rimane senza risposta.. anche se un pizzico d’ illusione ancora brucia sotto la cenere.

Quella domenica, datosi che non c’era l’incontro con Onetro, i miei amici m’invitarono a pranzo a casa loro.

Chiaramente anche mentre si pranzava il tema era sempre Onetro, soprattutto per il fatto di aver creato un ponte tra la terra e il cielo, essendo questo un fatto veramente unico nel suo genere che ci regalava una bellissima sensazione d’universalità!

Stavamo infine mangiando il dolce, quando arrivò una telefonata da parte del figlio della signora Lorella, il quale un po’ alterato disse: “Venite subito, Onetro sta comunicando e chiede di Kuthuma!

Lasciammo il dolce a metà e in tutta fretta balzammo in macchina e partimmo a razzo verso Fiumicino. Il fatto che fosse il fratello Onetro a chiamarci ci fece coprire la distanza in pochissimo tempo, e arrivati alla villa sulla porta trovammo il ragazzo il quale disse, testuali parole:
Venite subito che Onetro è incazzato!

Entrando nella sala radio trovammo al microfono un signore che simpaticamente chiamavamo Cappelletto, per il fatto che indossava sempre un cappelletto per coprirsi la testa pelata, e come vedrete al 3° messaggio, c’era stato uno strano dialogo tra costui e Onetro. Kuthuma assolutamente non l’aveva autorizzato a parlare in nome suo, e indovinate quale domanda gli porgevano?

Voleva sapere, incalzato da Lorella, chi erano le “sacerdotesse” alle quali Onetro si riferiva.
Questa banale domanda, ma che cela troppe umane riflessioni, fu il motivo per il quale fummo scaricati.
In assenza di Kuthuma queste persone scatenarono l’ira di Onetro, e solo quando videro che la cosa gli stava ormai sfuggendo di mano chiamarono Kuthuma.

Trascrizione del 3° messaggio del 19\02\89

Comunicazione di Onetro e Nessuno

Onetro: “… voi non siete uniti e non credete. Il merito di questi contatti etionici è collegato… di tutti all’ascolto. Sacerdote Kuthuma mi ascolti?

-come accennato prima, io non c’ero, cosi risponde Cappelletto: “fratello Onetro il sacerdote. Kuthuma non è qui, io sono un fratello parlo a nome suo.
-quest’ultima affermazione era falsa.

Onetro : “dovete essere più uniti, non ho sempre la possibilità di contattarvi. Comunque ricordate il 20 agosto. Cancella il 20 maggio dalla mente. Dovete essere più uniti, il merito di questi contatti proviene dalle… sacerdotesse che tu hai accanto.

A questo punto Cappelletto sbaglia facendo delle domande sciocche, e dando inizio alla stupidità umana.

Cappelletto: “ Sacerdote… Onetro chi sono le due sacerdotesse? Lorella e l’altra chi è?

Onetro: “Le tue sacerdotesse?

Cappelletto: “Non ho capito, fratello, non ho capito.”

Onetro: “Lo devi sapere tu… una ce l’hai accanto anche fino a questo momento.”

Cappelletto: “Adesso sono tre le sacerdotesse, una è più giovane.

Onetro: “Io non capisco che cosa mi state chiedendo, vuoi forse offendere il nostro contatto?

Dopo quasi vent’anni rileggendo queste domande idiote sento una sorta di vergogna, perché in quel momento rappresentavamo un campione dell’umanità.

Cappelletto: “Perdonaci Onetro, hai ragione scusaci tanto. Parla tu, noi siamo in ascolto. “

Onetro: “Avete toccato la mia suscettibilità. Ricordati il 20 agosto. Cancella dalla mente il 20 maggio.

Cappelletto: “Chiediamo perdono per aver leso la tua suscettibilità, e ne siamo molto dolenti. Cercheremo in futuro di essere più credenti.

Nessuno: “Fratello, basta…

Cappelletto: “Fratello Onetro, non ti sentiamo più cerchiamo di essere più uniti in futuro."

Onetro: “Iom ash astardom assai siamato ardato ifroit si siccham fram arvan ingondut”.

Cappelletto: “Parli, Onetro una lingua che noi non comprendiamo. Ripeti per favore nella nostra lingua, se vuoi."

Onetro: “I contatti fatti in questa maniera, senza fede, sono facilmente senza senso. Io vi contatterò solo quando ci sarà il sacerdote Kuthuma. Altrimenti io non parlerò più con voi. La sacerdotessa che hai accanto riesce medianicamente e telepaticamente a contattare con noi."

Kuthuma: “Fratello Onetro qui sacerdote Kuthuma sono arrivato in questo momento parla stiamo registrando."

Onetro: “Io non più nulla da dire. Comunque l’incredulità porta alla suscettibilità voi non considerate il modo di pensare degli altri esseri perché siete stolti e ignoranti. Primo rosa folda varfan cabirada audodo crai sempiti samcramo valdan findami boprepaiti. Io non più possibilità di parlare con voi almeno in questo momento. Ricordatevi il 20 agosto."

Kuthuma: “Fratello Onetro abbiamo capito cercheremo di stare più uniti e rafforzare le nostre coscienze. Passo.

Onetro: “Siate più uniti, meno increduli e seguite gli insegnamenti….

Kuthuma: “Abbiamo capito. Adesso ci stiamo preparando per andare in maggio all’altro emisfero.”

Onetro: “Io vi considero dei fratelli. Ripeto la data. Il 20 agosto, non il 20 maggio, il 20 agosto.

Kuthuma: “Abbiamo capito fratello grazie.

Onetro: “… potervi contattare fisicamente.

Kuthuma: “Dove nello stesso posto o qui in Italia?

Onetro: “Nello stesso posto.

Kuthuma: “Va bene vi prego di perdonare i nostri dubbi umani. Faremo il possibile per migliorare. Passo.

Nessuno: “Sacerdote Kuthuma abbi fede! Il 20 agosto. Ricordati l’ARPA. Ricordatevi l’ARPA."

A questo punto continua il dialogo con Nessuno perché la ricezione non era chiara , quindi passo alla conclusione del 3° messaggio.

Nessuno: “Cercate l’ARPA. Non ho più possibilità di comunicare con voi. Ci risentiremo presto. L’ARPA. Ricordatevi. Ricordatevi il 20 agosto. Addio!

Kuthuma: “Fratello Onetro vogliamo sapere chi deve venire. Tutti noi?

Nessuno: “ Tutti coloro che vogliono la saggezza!” Arrivati a questo punto ringraziai i fratelli Onetro e Nessuno e li salutai a nome di tutti.

La locandina del film "Contact", un esempio di contatto radio con entità aliene.

Quarta Parte

Dopo questo terzo incontro, per la batosta ricevuta ci siamo sentiti dei vermi, anche se la causa scatenante non fui io,nemmeno i miei amici.

Poiché ero colui che parlava al microfono, in prima persona, loro devono aver pensato che avevo una certa autorità sugli altri ma non era così.

Ad ogni modo ricadde su di me la responsabilità di tutti e questo non era accettabile, comunque…

Mi consolai cercando sulla mappa dell’Argentina il posto dell’appuntamento. Le coordinate corrispondevano alla Patagonia, vicino alla città di Santa Cruz, ma in quella località non c’era nulla.

Chiamai per telefono il maestro Angel Kristos, ed anche un mio amico giornalista e finalmente dopo qualche tempo ricevetti la conferma.

Quella località in un posto sperduto figurava in una mappa militare. Mi dissero che ad una mia richiesta avrebbero preparato una spedizione per recarci all’appuntamento, e che non vi era alcun problema. Tuttavia la batosta più grande non era ancora arrivata.

Ci recammo al 4° contatto via radio con il nostro amico della 7 a galassia colmi di speranza, senza intuire che sarebbe anche stata l’ultimo.

In quell’occasione c’erano delle persone strane; mariti, mogli, nonni.

Incluso una coppietta di fidanzatini il cui unico interesse era farsi delle coccole e che non avevano alcun interesse nelle nostre “sacre” faccende, cosi…


Trascrizione del 4° messaggio - 5 marzo 1989

Onetro: “Kuthuma, Kuthuma, ascolti Onetro?

Kuthuma: “Fratello Onetro qui sacerdote Kuthuma siamo in ascolto, parla.”

Onetro: “Kuthuma si, ti ascolto anch’io. Questa sera si doveva fare un rimprovero. Mi stai ascoltando?

Kuthuma: “Stiamo registrando il tuo messaggio, parla..

Onetro: “Voi non avete fede, questa sera vi sono troppi elementi curiosi e tu Kuthuma non sei abbastanza preparato per il nostro contatto. Non siete uniti, troppi soggetti curiosi. Voi dovete lavorare. Il nostro appuntamento di conseguenza è rimandato a tempi migliori. La presenza di molti estranei. Dimmi Kuthuma è una mia impressione o è la verità ?

Kuthuma: “Fratello hai ragione

Onetro: “Tu non hai abbastanza fede, logico quello che reputo folle è in voi, dovete perdurare non siete uniti come lo eravate inizialmente, di conseguenza il nostro rendezvous è rimandato a tempi migliori. Kuthuma ti perdono. Ricordati il nostro contatto lo dobbiamo alle tue sacerdotesse che tu hai scelto e che ti sono al lato".

Kuthuma: “Fratello Onetro l’ultima parte a causa dei disturbi non abbiamo capito niente".

Onetro: “……esaudibile…più di mille galassie?....vi accontentate di 5.000.000 di anni luce? Per voi le distanze sono solo inestimabili. Siete presuntuosi… e ancora crederete di unirvi. Voi….. Kuthuma stai registrando il mio messaggio?

Kuthuma: “Si, fratello ho registrato.

Onetro: “Allora meditate e pensate, abbiate fede. Siate uniti. Usate la logica terrestre e andate in pace. Io mi farò riascoltare tra qualche tempo. Meditate e siate uniti meno curiosi. Ti saluto Kuthuma!

Kuthuma: “Fratello ti saluto anch’io e tutti i fratelli qui presenti. Ti abbracciamo e non vediamo l’ora di riascoltarti e faremo il possibile per meritarlo. Passo.

Onetro: “Grazie. Allora! Io mi farò risentire. Meditate su tutto ciò che ho detto. Andate in pace".

Kuthuma: “Grazie anche voi andate in pace e che Dio vi benedica voi e noi. Passo e chiudo!

Quando finì il quarto e ultimo messaggio tristezza e rabbia calarono su Kuthuma e i suoi amici che scesero in giardino e piansero mentre gli altri, compresa Lorella, scaricavano la colpa su Kuthuma. I loro commenti finali sono stati involontariamente registrati sulla coda dell’ultima registrazione lasciata aperta.

In ogni caso quella esperienza divenne un sano propellente per iniziare un serio e metodico lavoro su sé stessi, così si formò un gruppetto di fratelli interessati all’argomento che ancora oggi è all’opera.
Come prima cosa comprammo una radio ricetrasmittente e con fervore ed entusiasmo ci unimmo speranzosi di ricontattare Onetro.

Ma aimè tutti gli sforzi e intenti furono vani, Lorella e Giovanni ci negarono la frequenza giusta e tutto finì. Rimase soltanto la percezione di aver perduto una rara, unica e irripetibile opportunità.
Anni dopo venimmo a sapere che Onetro cercò e chiamò ancora Kuthuma, ma la signora Lorella ignorò la cosa e non informò mai Kuthuma.

Penso che in tutto questo c’è una bella morale, ma lascio al lettore il compito di trovarla, così se a qualcuno capita più o meno la stessa esperienza non cadrà negli stessi errori commessi da noi.


Nota finale: i nomi delle persone e i luoghi dove si sono svolti i fatti sono fittizi, nel rispetto della privacy.

 
Alfredo Di Prinzio

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