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La Sacra Simbologia del Serpente
(21/03/2016)

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Si può supporre che il simbolo del serpente sia nato nelle caverne dove l’uomo primitivo usava le pareti per riprodurre la fauna che colpiva il suo immaginario.

Il Serpente dell'Eden

Da allora e fino ai nostri giorni, questo animale strisciante è stato utilizzato per trasmettere un messaggio criptato delle diverse tradizioni sacre di tutte le razze della Terra e in particolare nella Tradizione Alchemica e religiosa in questo pianeta, mentre in alcuni casi, ha un significato negativo in quanto principio del male stesso, ossia Satana, attribuendo a questo bellissimo animale tutta la colpa per aver “tentato” la donna Eva.

La disubbidienza di questa alle “regole” di Javè, darà seguito alla maledizione eterna dei serpenti e delle donne, come stabilito dalle parole della Genesi.

Le specie appartenenti a questi ofidi sono tra le più varie: aspidi, pitoni, serpi, cobra, ecc.

Secondo la Tradizione Ermetica, il valore reale di questi simboli serpentini, rappresenta nell’uomo la vita stessa e il rinnovamento totale, come Fuoco Serpentino ondulante e folgorante che trasmuta la materia sublimandola.

Il Caduceo di Mercurio

Tra i simboli serpentini, forse quello più conosciuto è il “Caduceo di Mercurio”, utilizzato come distintivo della medicina in generale, della farmaceutica e dei medici in particolare.

Con il trascorrere dei secoli il Caduceo ha sofferto delle varianti senza perdere il suo messaggio silente diretto alla sensibilità degli uomini.

Ad esempio una clava con un solo serpente attorcigliato, oppure due serpenti attorcigliati nell’atto di versare “veleno” in un calice o coppa; comunque, il simbolo classico è e sarà sempre il Caduceo di Mercurio: due serpenti che si incrociano verso l’alto, attorno a un’asta.

Caduceo di Mercurio

La sua interpretazione ermetica richiama la colonna vertebrale con i suoi tre canali energetici e che a sua volta la tradizione Indù denomina come, Shushuma il canale centrale, Ida e Pingala quelli laterali.

In questi l’energia vitale parte dal basso e scorre verso la testa e nel suo passaggio apre e alimenta i vortici planetari o chakras, fino alla “pigna” o ghiandola Pineale, provocando l’apertura alare, come simbolo di spiritualità in atto e stimolando il chakra coronario, sopra il cranio, Golgota.

Questo “sacro serpente”, energia, dorme acciambellato alla base della colonna vertebrale, dove risiede l’“osso sacro” e si sveglia quando viene stimolato: si erge sprigionando il Fuoco sacro, Fuoco che non brucia, ma che trasmuta ed eleva l’animo umano verso vette altissime di spiritualità, perché con l’incontro nella Camera di Mezzo, il plesso cardiaco, con l’energia che scende dall’altro, avviene la combustione e la trasformazione in Luce, Spirito Santo.

Questa Super Energia di Luce è il Creatore, è il Grande Architetto che con il verbo, manifesta le sue idee utilizzando la Mater-Materia, come materiale plasmabile; ecco perché Dio è e si trova in ogni cosa.

Dunque, il Caduceo di Ermete, Mercurio, è un simbolo di carattere regale rappresentate dall’indiscutibile “Principe dell’Olimpo”, Mercurio!

La Tradizione racconta che Mercurio si trovò davanti due serpenti che amoreggiavano i quali si attorcigliarono al suo bastone, dando origine a questo simbolo.

Nell’antichità, è stato usato dagli Assiri-Babilonesi, in India, nell’Impero Romano, fino ai vescovi ortodossi, ai Greci, per arrivare ai giorni nostri, come già accennato.

Tutto ciò dà soltanto un’idea del tesoro sapienziale nascosto in questo simbolo, per il quale si potrebbero scrivere interi trattati.

Serpente Uroboros

L’Ouroboros

Il “Serpente che si morde la coda” e forma un cerchio perfetto; in alcune tradizioni i serpenti possono essere due, uno maschile e l’altro femminile; in Cina lo stesso simbolo viene interpretato con i Draghi e il suo significato simbolico è il medesimo: l’“eternità”, senza principio né fine, in un eterno continuo.

In Alchimia è il significato dell’operatività, poiché le energie del basso si congiungono con l’energie dell’alto in un eterno scambio: il più (+), la testa e il meno (-) la coda, per fare il miracolo della “Cosa Una”.

Il Serpente nel Cristianesimo

Alle origine del Cristianesimo, il crocefisso non veniva rappresentato con il Cristo inchiodato alla Croce, bensì  con un bel serpente simbolo del 5° elemento, sulla Croce come i Quattro Elementi: Fuoco, Acqua, Aria, Terra.

Nel centro di questa, infatti, veniva posto il simbolo della vita per eccellenza, come cristallizzazione dell’ordine nel caos della materia, il serpente.

Questo Cristo-Serpente è un elemento trasmutante di Fuoco, da qui l’acronimo I.N.R.I, che secondo la tradizione significa “Igne Natura Renovatur Integra”, il Fuoco Rinnova tutta la Natura.

Quindi, con questa energia, che è la “Pietra Filosofale degli Alchimisti” si possono creare Mondi, stelle e pianeti, tutto quanto esiste, perché lei è portatrice di tre forze: Sapienza, Forza e Bellezza, il triangolo perfetto con il quale si esprime la Potenza di Mercurio, la Forza di Marte e la Bellezza di Venere, che riceve dall’Oriente i flussi del Padre sole e della Madre Luna, per diventare l’“Androgino Sacro” o “Grande Architetto dell’Universo”.

Crux Christi Serpentis

Questo serpente così diffamato, non ha nulla di malvagio, né di Satanico e tanto meno di diabolico, perché è il veicolo portatore di vita all’intero creato ed è “penetratore” in quanto è lui il “Christi Serpentis” che si perpetua in eterno senza principio né fine, attraverso le generazioni e in tutti gli Universi.

I veri eretici son i detrattori che non hanno compreso e non comprendendo, hanno girato il vero significato allontanando il credente dalla verità, con l’imposizione ingannevole di altri simboli che non hanno nulla in comune con quello originale.

Da simbolo operativo è stato trasformato in simbolo passivo di fede, con tutto il rispetto dovuto al Gesù sofferente, ma la sola fede non basta per raggiungere l’illuminazione, ci vuole ben altro.

Il Serpente in Egitto

Nell’antico Egitto, il sacro cobra “Wadjet” era considerato un segno di regalità e realizzazione, era il guardiano del Basso Egitto che per analogia ermetica, corrisponde al sesso-eros nella figura umana. Il Faraone essendo un iniziato ha elevato la propria energia serpentina dal Basso all’alto Egitto (la testa), aprendo i sette vortici planetari, per posizionarla sulla fronte come Ureos.

Il Serpente in India

In India il serpente viene chiamato Nagas (parola sconosciuta) che l’induista identifica con la Kundalini, la cui rappresentazione è un serpente attorcigliato su sé stesso a formare un anello (Kundala), posto alla base della colonna vertebrale “Osso Sacro”; da qui la sua denominazione di Sacro, che aggiunge valore a questo osso dello scheletro umano e che i più ignorano il suo vero significato.

Serpente Kundalini

Come dicevo poco più sopra, questa energia serpentina di fuoco, è la vita stessa che si manifesta come Eros-Sesso per creare, ma che menti malate hanno degradato dando la colpa di tutto il male dell’umanità e definendolo capo massimo delle infinite schiere di diavolacci.

Il simbolo del serpente in altre realtà

Se il serpente fosse realmente Satana, tutti noi saremmo suoi figli, in quanto l’umanità è nata negli “Inferi”, ma questo non è vero fortunatamente; gli esseri umani possono arrivare ad essere un Tempio vivente e tutto il corpo dell’uomo è sacro.

In America Centrale si parla del “Serpente Piumato”, che gli dei clonavano per dare vita all’uomo e che chiamavano Quetzalcoatl, l’equivalente del Cristo come energia con la quale il carbonio si trasforma in quarzo.

Per questo motivo tale simbolo è stato usato dagli Incas, Atzechi, Pellerossa e tante altre razze e del quale non basterebbe un intero trattato per spiegare la sua realtà simbolica e analogica.

Per essere chiaro, voglio spiegare ai profani che non si tratta di serpenti veri, ma il serpente è una semplice analogia per indicare il principio vitale nell’uomo.

A conclusione, voglio far notare che il serpente attorcigliato in una mezza Luna e posto sotto il calcagno della Madonna, è un messaggio silente per chi sa interpretare i simboli; la sua comprensione la lascio a voi e quando avrete compreso, avrete fatto un passo avanti nella ricerca spirituale.

Cercate e troverete!
Bussate e vi sarà aperto!
Chiedete e vi sarà dato!

                                                                                             Amen-tihù

 

di Alfredo Di Prinzio

 
 

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