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Considerazioni e chiarimenti su Adamo, Eva e Altri
(20/04/2011)

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Non mi stancherò mai di ripetere che Adamo ed Eva non furono, come afferma la Genesi, il primo uomo e la prima donna e che il racconto biblico nasconde realmente un esempio simbolico, analogico che se scoperto, serve per risvegliare la coscienza della creatura umana, permettendo di vivere appieno l’esperienza terrena.

Come l’Albero del Bene e del Male e quello della Conoscenza non sono vegetali e il serpente non è un rettile, la mela non è un frutto e il Giardino dell’Eden non è un giardino.

Adamo ed Eva nell'Eden ( Lucas Cranach)

Se non che come accennai in articoli precedenti, tutto quanto, Adamo, Eva, Albero, Frutto, Serpente e Giardino, s’incontrano nel corpo d’ogni uomo e di ogni donna, compreso “la voce”, la Spada Fiammeggiante, il Bene e il Male, la cacciata e le ridicole foglie di fico con le quali si coprirono le parti più nobili e divine dell’uomo.

E grazie a queste, l’uomo e la donna sono Creatori come Dei, sono simili a Dio in tutto e per tutto.

Poi, figuratevi! Ad Adamo ed Eva venne proibito di mangiare il frutto di un certo albero chiamato del Bene e del Male e se  avessero disubbidito, sarebbero morti.

Infatti Dio disse loro: “Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, affinché non abbiate a morire”.

Ma il serpente, il più astuto di tutte le bestie selvatiche, parlò e disse alla donna: “No, non morirete! Anzi, Dio sa che nel giorno in cui voi mangerete, si  apriranno i vostri occhi e diventerete come Dio, conoscitori del bene e del male.” (Genesi 3, 3-4).

Il resto della storia la conoscete bene; quando Eva, benedetta sia, ne mangiò e diede parte al suo compagno Adamo (del suo proprio frutto) ed egli ne mangiò, ipso facto, gli occhi si aprirono e contemplarono la realtà!

Dio, quando seppe della disubbidienza, si arrabbiò moltissimo e condannò loro e tutti i loro discendenti, per tutta l’eternità, incluso il serpente e tutte le razze di serpenti per sempre ( amen!), cacciandoli da quel “giardino” e punzecchiandogli il sedere con spade fiammeggianti impugnate da Cherubini ( specie di angeli-tori al servizio degli dei).

Leggendo letteralmente questa storia, scoprirete che non ha senso e se fate uno sforzo per capire e intuire il senso analogico, “criptato”, che vi consentirà di trovare qualche verità, o semplicemente un metodo per diventare immortali, allora è possibile che i vostri occhi si aprano.

A cosa serve tutto ciò?

Dovete sapere che l’uomo, per ragioni oscure, è incompleto. La tradizione ermetica sostiene che gli manca qualcosa e che è questo “corpo mancante”, incompleto, che non gli permetterà di recarsi con memoria e coscienza, ai piani più elevati dello spirito.

Questo corpo increato, le diverse tradizioni e religioni, lo chiamano con nomi differenti.

Nell’Antico Egitto il suo nome è Mer-ka-ba, la somma del corpo fisico=Amore, Mer, dell’anima , Ka e dellospirito, Ba, che formano il veicolo spirituale per “viaggiare” nelle dimensioni più elevate, dove hanno sede le più alte divinità.

Visione del carro della Merkabah da parte di Ezechiele

Idem per la tradizione ebraica che trae le sue radici dall’Antico Egitto, essendo quest’ultima la Madre delle tre religioni monoteistiche e “frutto” indiscusso della rivoluzione “Atoniana”  del grandissimo Faraone Amenhotep IV, chiamato Akhenaton!

La religione cristiana lo identifica come “Corpo di Gloria”, infatti, Gesù quando risorge dalla sua tomba, lo fa con questo corpo; perciò, quando si reca a  Emmaus, incontra Maria di Magdala e la prima cosa che le dice è : “Noli me tangere”- non mi toccate!- perché è un corpo di “energia atomica”, che brucerebbe all’istante il curioso, incenerendolo.

Gli iniziati, invece, lo chiamano “Corpo di Luce”; sono i fratelli alchimisti che trasmutando e sublimando la Pietra Adamica, operativamente, provano ad accelerare il processo di creazione di questo “Corpo Veicolo Spirituale”, fatto con la Materia Prima e il Quinto Elemento, o meglio con il Sale, lo Zolfo e il Mercurio.

In India viene chiamato “Corpo Diamantino”.

Altri lo chiamano semplicemente, “Corpo Spirituale” e i cristiani lo identificano come il “Corpo di Cristo”, che non è altro che la cristallizzazione della materia, simile ai minerali cristallizzati: pietre preziose, quarzi e altro.

Questa  incompletezza dovuta alla mancanza di possibilità, ci tiene ancorati alla ruota delle incarnazioni e se non la fermiamo, gireremo come una cavia dentro la ruota, per sempre. Tutta l’umanità crede di andare da qualche parte, invece, è inchiodata nello stesso posto e in ogni vita, si dovrà iniziare da zero, imparando tutto da capo.

Emanazioni archetipali

L’intera umanità, ad eccezione di una manciata di individui, soprattutto iniziati ai misteri, è una semplice emanazione di Archetipi proiettata su questa Terra  per vivere e sperimentare al posto loro.

Perché sono questi  Arconti, come li ha chiamati Gesù, a prestarci gli attributi che ci permettono di fare determinate esperienze e che, al concludersi dell’arco di una vita, dobbiamo riconsegnare loro con tutti gli interessi guadagnati, mentre  a noi non rimane nulla e, poiché siamo nulla, nel Nulla finiremo.

Il nostro corpo è simile ad una tuta spaziale, come quella che usano gli astronauti, per permettere a questi Archetipi di manifestarsi e di vivere nell’atmosfera di questo mondo.

Dopo una settantina d’anni questa tuta, lacera e vecchia,  viene abbandonata come un vestito vecchio, che verrà seppellito sotto terra o bruciato.

Questo corpo-tuta, per poter manifestarsi e manifestare, possiede cinque sensi, cosicché colui che l’indossa, può vivere in questo pianeta e arricchirsi delle esperienze buone o cattive che siano, perché per questi Arconti, il bene e il male sono la medesima cosa; perciò, per loro la felicità o la sofferenza sono indifferenti, una cosa vale l’altra.

Creazione di Adamo da un dipinto di William Blake

L’importante è che queste esperienze siano accompagnate da una ricca dose di emozioni, “alimento” preferito  per le loro brame.

Allora, notate bene che le vostre tute-corpo, dal momento della nascita, fino al non essere più di questo pianeta, vengono attaccate da parassiti, batteri, microbi, micosi, infezioni, malattie (dagli orecchioni al cancro, passando per raffreddori, influenze, bronchiti e altre centinaia di malanni), per concludere con una vecchiaia decrepita e impietosa, cosicché la nostra tuta-corpo, ormai senza cura, inservibile, viene abbandonata ai vermi della terra.

Non vi siete mai domandati perché l’uomo è l’unico “animale” di questo mondo che si copre se fa freddo o si scopre se sente caldo? Mentre i nostri fratelli di sangue caldo, tanto in inverno come in estate “vestono sempre uguale”, dalla nascita fino alla morte?

La risposta è semplice: noi qui siamo degli estranei, non siamo oriundi di questo pianeta; qualcuno molto più evoluto di noi ci ha portato da altrove per popolare questa “colonia”, come fecero gli inglesi con l’Australia. 

Ecco, allora, il perché di tante malattie.

Perché l’uomo è un “corpo estraneo”, è lui un alieno in questo pianeta di frontiera situato all’estrema periferia di una Galassia fra milioni di Galassie.

I grandi animali originari di qui, quando nascono, dopo alcune ore si alzano in piedi, camminano e si sentono a loro agio e raramente s’ammalano.

Personalmente sono convinto che coloro che ci hanno “abbandonato” in questo pianeta, lo hanno fatto contro la nostra volontà, senza il nostro consenso e prima di lasciarci, abbandonandoci alla nostra sorte, hanno nascosto, in miti, racconti, parabole, una chiave di salvezza che chi la scopre, può auto-liberarsi risvegliando non solo la coscienza, se non che tutta la memoria universale contenuta nel proprio DNA! In fin dei conti, tutto questo è simile ad una “caccia al tesoro”!

Sì! Niente di meno che una caccia al tesoro!

Dove si trovano queste chiavi?

Le chiavi di salvezza che indicano il metodo liberatorio, sono ben occultate nei miti delle antiche religioni, in alcune attuali, nelle parabole, nelle fiabe e soprattutto nella tradizione Ermetica.

E non è per niente facile scoprirle, se non si ha l’aiuto disinteressato di un esperto e se prima l’interessato  non abbia fatto una “demolizione” totale di dogmi, fedi assurde, inutili preghiere e riti che invece di liberare l’individuo lo incatena all’oblio più assoluto “addormentandolo”, per essere soggetto e assoggettato alla volontà altrui.

Gli Archetipi

Ogni uomo che nasce è soggetto ad una triangolazione zodiacale composta di tre entità geniali, che segnano l’individuo donandogli le qualità positive e negative che lo formeranno come uomo, per affrontare la vita.

Vi faccio un esempio per essere più chiaro: sono nato un 5 luglio, alle ore 19,40 e con questi dati, si ricava la mia triangolazione geniale Archetipale.

I tre Re Magi (da un mosaico bizantino di Ravenna)

Il nome del Genio per il corpo fisico è Jeiaiel, per il corpo animico è Menadel e per il corpo spirituale è Mitzrael.

Allora per potermi “salvare” dall’essere “mangiato” da questi Arconti, dovrei prendere coscienza e diventare autonomo, conoscendo me stesso e scoprire la chiave operativa nascosta dappertutto come accennavo prima e utilizzare il metodo.

Un altro esempio dei tre Archetipi lo incontriamo nella nascita di Gesù, con la visita e i doni dei Tre Re Maghi che recano a Gesù Bambino, il riconoscimento di essere lasciato “libero”; perciò viene riconosciuto con l’incenso – Sacerdote, con l’oro – Re e con la mirra – Terapeuta. Perché Gesù si “auto-cristallizzò” raggiungendo il grado 33, che corrisponde al Cristo = Cristallo!

Attenzione però, perché il Bimbo che nasce non è un bambino.

Si tratta dell’”Energia Cristallizzata” che l’uomo iniziato Gesù ottenne sublimando la propria umanità cellulare, salvandola e immortalandola; ecco perché viene chiamato il Salvatore di sé stesso e in nessun modo dell’intera umanità, come si afferma di solito. Perciò s’invitano i veri cristiani ad imitare la vita di questo eroe che diventò Dio: Gesù detto il Cristo!

Adamo ed Eva cristallizzati

Leggendo la Genesi un lettore attento, un ricercatore serio, o un iniziato ai misteri, si rende conto che i due protagonisti, Adamo e Eva, l’albero dei frutti, il serpente e tutto il resto, non sono altro che simboli analogici che s’incontrano nell’interiorità d’ogni uomo e che bisogna interpretare e comprendere perché proprio in quei fatti è nascosta la Verità!

Durante il rito dell’Agape, dell’Ultima Cena, Gesù, come fece il serpente ad Adamo ed Eva, invita i suoi discepoli a “mangiare” il Frutto del suo albero, sotto le analogie della “Carne e del Sangue”, simili alla mela adamica  (tutte e due donano la Vita Eterna), mangiandoli l’uomo diventa un Cristo-cristallizzato, un Rinato, un Liberato, libero dalle “catene arcontiche” per sempre.

E ancora,il serpente benedetto invita Eva a mangiare di quel frutto e di darne parte al suo compagno Adamo e non marito, come è scritto nella Bibbia; che ne potevano sapere di “matrimonio” quei due Principi, l’uno maschile e l’altro femminile?

Poi, dopo aver consumato, gli occhi si aprirono, risvegliandosi dal letargo impostogli dagli Dei.

Altro che peccato! Fu la Grazia a liberarli, trasformando la misera vita in immortalità.

Il Serpente in Croce

Pensate che il Serpente Erotico sia Satana?

Ricordate, che fino all’anno quattrocento, più o meno, sulla Croce non c’era una figura umana, ma un bel Serpente inchiodato al legno.

Questo simbolo cosa vi dice? Forse che il Serpente e il Cristo sono la medesima cosa? Sapete?

Questi Dei carcerieri hanno mischiato le carte apposta per confonderci le idee; ci sono ancora organizzazioni religiose che  ad oggi continuano a confonderci le idee, evitando che il cristiano si “risvegli” e se lo fa deve prestare molta attenzione.

Ricordate qualche secolo fa,  li bruciavano vivi nei roghi e di esempi ce ne sono tantissimi.

Il potere religioso “costringe” uomini umili e in buona fede a “dormire” per essere manipolati a volontà, concentrando le verità al di fuori degli uomini e usando la paura, li trasformano in pecore; ma i veri seguaci di Marduc, sono loro che si sono qualificati come pastori, anzi, pastori di anime... La cosa più curiosa è che nessuno si lamenta: sembriamo tutti soggetti di Matrix!

 

Le chiavi, dove si trovano?

In primis e a grandi linee, il medesimo messaggio salvifico si trova occulto nella religione Osiridea Egizia, nei miti trinitari dei tre più importanti personaggi: Osiris, Isis e Horus.

Lo possiamo scoprire nella religione Zoroastriana, in quella Mitriaca, nella religione di Mosè, in quella cristiana, nei misteri iniziatici, nell’Arte dell’Alchimia, nel segreto Massonico, nelle fiabe, nelle parabole, nel mito di Prometeo, nella Cabala, nei Tarocchi e così via.

Sta dappertutto, però tenete presente che ogni cosa per com-prenderla, deve essere riportata sempre a voi, dentro e mai fuori e se vi  mettete con impegno, la luce si farà nella vostra coscienza e la Chiave di questo Tesoro, sarà vostra.

Allora, Adamo ed Eva, Gesù e la Maddalena, Mosè e Maria la Profetessa, Mitra, Osiris e Isis, Ormuz e Aura Mazda e tanti altri grandi, avranno raggiunto il loro scopo: far dell’uomo un vero Dio incarnato, libero dalle catene arconti che e campione dell’Umanità!

FIABA CONCLUSIVA

“Tantissimo tempo fa, quando uomini e dei convivevano assieme in santa pace sulla Terra, tutto filava liscio.

Tale è così che fu chiamato quel periodo: l’Età dell’Oro e tutti vivevano felici e contenti; addirittura gli dei scelsero delle bellissime donne umane prendendole per mogli  e da queste unioni nacquero dei bellissimi figli che si chiamarono Titani.

Testa di un Titano dal museo di Atene

Poi, questi divennero gli Eroi mitologici dei quali, ancora oggi, possiamo leggere le loro epiche gesta.

Questo connubio un giorno, doveva per forza finire, perché questi dei, dopo aver insegnato agli umani una marea di cose, dall’astrologia alla matematica, dalla magia all’arte spagirica, come truccarsi e fare filtri magici alle donne e tantissime altre cose: come fabbricare armi, combattere, costruirsi le proprie abitazioni, ecc, ecc., dovevano ripartire, perché l’orbita del loro pianeta si spingeva a lunghissime distanze e superato un certo limite non poteva essere mai più raggiunta.

Il tempo che doveva passare per una nuova occasione, era dei nostri 3.600 anni, perché questa era la durata di un  loro anno orbitale. Era troppo tempo e poi non potevano portarsi gli umani , erano tanti.

Che fare? Gli dei riuniti in assemblea generale, votarono a maggioranza , meno un voto, l’annichilimento totale della loro umana creatura. Niente meno che uno stermino di massa per mezzo di un Diluvio Universale.

Però, quel giovane figlio del capo, non era d’accordo su quella strage totale e tramò nell’ombra la salvezza di un’intera famiglia di umani e il DNA di tutti gli animali che potevano salvare.

Così, procurò a quell’umano una “nave laboratorio” e insegnò a lui e ai suoi figli, come ri-creare la vita di quell’intero zoo in provetta.

Ormai loro partivano e nessuno  lo avrebbe mai saputo.

Per gli dei, per procurarsi un diluvio, c’era un’unica soluzione: bombardare il firmamento che era un’immensa bolla d’acqua che circondava la Terra proteggendola; questa protezione manteneva il clima inalterato, perciò tutto il pianeta era un giardino di delizie.

Fecero questo e per quaranta giorni e quaranta notti piovve sulla Terra ininterrottamente e così ogni cosa morì annegata, inclusi batteri, microbi e altro.

Si salvarono soltanto quelli che abitavano i corpi di quegli umani, altrimenti sarebbe stata una perdita enorme.

Il quarantunesimo giorno cessò la pioggia, le nuvole si diradarono e il sole brillò con tutto il suo splendore.

Tutta la famiglia ringraziò Dio per averli risparmiati.

Passarono una manciata di giorni e un dì scoprirono un isolotto sperduto nell’immensità di quel mare e senza indugio atterrarono posandosi dolcemente a terra. Poi seppero che era la cima di una montagna.

I festeggiamenti

Quando toccarono terra ferma, tutti scesero saltando di gioia, piangevano e ridevano come bambini e quasi non credevano ai loro occhi.

Il capo famiglia un uomo di poco più di cento anni, però ancora giovane, in quanto a quei tempi si viveva diverse centinaia di anni, disse ai suoi figli maschi che, come forma di ringraziamento, era necessario far festa e così fecero.

I figli allora aiutati dai bambini e dalle rispettive mogli, sacrificarono un bellissimo agnello; nel frattempo raccolsero tantissima legna secca e accesero un falò.

Agnello sacrificale da un quadro di Francisco de Zurbaràn

Poi quando si formarono le braci, misero l’agnello scuoiato e aperto a forma di croce, a cuocere.

Così, a fuoco lento, la carne arrostita diventava una delizia per il palato.

Nel frattempo, il capo famiglia con la sua compagna, dopo diversi brindisi e “presi” dall’Eros, si spogliarono e ipso facto, si accoppiarono dietro una roccia.

Uno dei figli sentendo strani rumori, si affacciò nell’anfratto, scoprendo così i propri genitori che si amavano. Sorpreso, corse ad avvisare gli altri due fratelli che non credendo ai loro occhi, presero un mantello e coprirono le nudità dei propri genitori.

Quando il padre si svegliò dall’ebbrezza del vino, seppe quanto aveva fatto il figlio minore e sentenziò : “Sia maledetto, schiavo degli schiavi sarà per i suoi fratelli”.

Poi, benedisse Dio un’altra volta, per tutto il suo amore.

Gli dei che volteggiavano con le loro navi nel cielo, odorarono la fragranza della carne arrostita e mossi dalla fame, scesero a banchettare insieme a quegli uomini.

Dopo aver mangiato e bevuto a sazietà, Dio benedisse l’uomo augurandogli fertilità per riempire nuovamente la Terra (anche se  Lui aveva sterminato l’umanità senza pietà) e al colmo, lasciò un simbolo di quella strana alleanza: l’Arcobaleno! Si congedarono , montarono sulla loro nave spaziale e partirono.

Ma, alleanza a parte, ci lasciarono la storia che si trasformò in Mito e in questi racconti chi ha un’intelligenza speculativa, potrebbe trovare una  “chiave” che lo porterebbe a scoprire un metodo operativo per risvegliare la coscienza, elevando così l’umana progenie al livello degli Dei dell’Olimpo.

 

NOTA FINALE

Vedete? Questi Dei non erano così malvagi, solo un po’ giocherelloni e per divertirsi crearono per noi una “caccia al tesoro” che, una volta trovato il bandolo della matassa, ci porterà direttamente al “centro”.

Buona caccia a tutti; crescete e moltiplicatevi, alchemicamente parlando e ricordate: “La vita è un gioco”, un bellissimo gioco e la Chiave è nascosta davanti agli occhi di tutti!Non ascoltate e non credete a nessuno, nemmeno a me. Il mio consiglio utile è: pensate con la vostra testa, sentite con il cuore e agite di conseguenza!...io sono soltanto un provocatore.

 

di Alfredo Di Prinzio

 

 
 

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Alfredo Di Prinzio (Maestro Kuthuma di Erks) risponde sul tema Ermetismo e Tradizione iniziatica, offrendo consulenze.

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